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mercoledì 28 marzo 2007

Berlus-connerie


BASTA LA PAROLA.
Tino_Scotti_S
A Berlusconi spesso basta una parola o due, per cavarsela coi suoi, e la stampa. Stavolta ci aveva provato con due: "maggioranza politica", o Prodi a casa.
Ma non mi sorprende più, del resto lui ha imparato la tecnica stalinista delle "purghe" da molto tempo.
Purtuttavia, stavolta, qualche considerazione in più s'impone.
Che il centrosinistra al senato fatichi a mantenere la maggioranza, a causa della porcata di Calderoli, è cosa arcinota.
Ma la notizia di ieri è che il centrosinistra non sarebbe autosufficiente al senato, secondo Berlusconi, il quale lo dice prendendo come spunto il voto sulle missioni all’estero di ieri sera.
Sarà.
Però non possiamo impedirci di notare che:

a) la linea del governo ha preso 20 voti anche dall’opposizione, quindi sul piano istituzionale è più che autonomo: addirittura ottiene il favore di parte della minoranza. Quasi bipartisan. IN qualsiasi altra democrazia seria, tutti direbbero che la linea del governo ha prevalso largamente.

b) Se anche non si considerano i 20 voti di cui sopra, la maggioranza ottiene 160 voti, quindi 2 in più della linea di confine tracciata in anticipo dalla minoranza (158) per definire l’autonomia politica della maggioranza stessa.

c) Berlusconi e soci  chiedono a gran voce l’esclusione (dal computo dei voti a favore) della volontà dei senatori a vita, ma ciò non sta in piedi. Non sta in piedi sul piano costituzionale (non c’è scritto da nessuna parte che il  voto dei senatori a vita ha minor valore politico); non sta in piedi sul piano storico (per il primo governo Berlusconi i senatori a vita furono decisivi persino sulla fiducia, quindi c’è un precedente che fa giurisprudenza in merito); non sta in piedi neppure se si pensa alla “moral suasion” recentemente espressa dal Quirinale, perché Napoletano si riferiva – con un atteggiamento ipergarantista verso le opposizioni, che gli fa onore – all'imminente voto di fiducia, mica a TUTTI i voti in senato in saecula saeculorum.

d) Ma non sta in piedi nemmeno sul piano logico, perché se escludiamo dai voti a favore quelli dei senatori a vita, allora dobbiamo considerarli nulli anche sul piano dei voti validi (altrimenti, hanno valore solo se si astengono o votano contro la maggioranza, il che al senato è lo stesso, e chiunque vede bene che ciò sarebbe un controsenso in ogni modo). Quindi bisogna sottrarre il voto dei senatori a vita, se lo si vuol fare, anche dall’elenco dei votanti: come se si fossero astenuti. E allora però il quorum cala, non è più di 158 e contano solo i due schieramenti.

e) Ebbene, sotto quest’ultimo punto di vista, il centrosinistra ha ottenuto 155 voti, contro i 154 delle opposizioni (e sono pure generoso, perché ho conteggiato così anche i voti favorevoli dell’UDC come se fossero stati contrari).
E riecco comparire dalla porta la maggioranza che si voleva aver cacciato dalla finestra.
Poi, sul fatto che la Casa delle Libertà Provvisorie sia allo sbando politico più totale, non se ne parla...
Forse non trova la parola.

venerdì 23 marzo 2007

Informazione malDESTRA


Post tratto dal sito www.camelotdestraideale.it – S’intitola “disoccupazione ancora in calo”


ECCO UN ESEMPIO DI DISINFORMAZIONE

“La ripresa economica in Italia è in atto dall’autunno del 2005, e ovviamente questo produce effetti positivi anche sulla crescita occupazionale. Nel 2006, infatti, il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,7% del 2005, al 6,8%.
Da notare una cosa, che è fondamentale. E che riporto da Repubblica:
“La crescita dell’occupazione è dovuta per il 46% all’aumento dell’occupazione a tempo determinato e per il 28% all’occupazione a tempo indeterminato degli stranieri”.
Il che significa due cose inconfutabili.
La prima è che la legge Biagi è eccelsa: e garantisce occupazione, che senza di essa non vi sarebbe.
La seconda è che la tanto vituperata legge Bossi-Fini, riesce a garantire occupazione seria e stabile agli extracomunitari.”

Questo furbacchione qui si guarda bene dal citarli tutti, i dati Istat pubblicati da Repubblica, e che a questo punto riporto io qui:
 trend disoccupati
Come vedete, la disoccupazione iniziò a calare nel 1999, a detta di tutti gli esperti anche per effetto del famoso pacchetto Treu (Ministro del Lavoro del governo Prodi) – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 luglio 1997.
Nel periodo 1998-2002, cioè nel quinquennio che va dalla legge di Treu alla legge Biagi, la disoccupazione calò dall’11,3 all’8,6% (-2,7%, cioè lo 0,54% l’anno, che in realtà però è lo 0,675 perché il calo inizia nel ‘99). Se il furbacchione di cui sopra avesse ragione, a questo punto dovremmo osservare un’accelerazione del fenomeno. Cioè dovremmo avere un calo più veloce, o – considerando che dopo c’è stata la crisi – almeno non un rallentamento.
Invece abbiamo che tra il 2003 e il 2007si cala dall’8,6% al 6,8%: meno 1.8, cioè lo 0,36%.
Come possa il furbacchione pensare di dimostrare con questi dati che il calo della disoccupazione dipenda dalla legge Biagi, mi è incomprensibile. Definirla “eccelsa, poi, mi sembra davvero una barzelletta, anche se personalmente non ho condiviso lo stridore ideologico contro di essa, che mi sembra pasticciata, sì, arruffona, d’accordo, complicata senza dubbio, anche inutile ma non dannosa in sé.
Al lettore meno esperto, poi, la seconda affermazione, quella relativa alla Bossi-Fini, potrebbe sembrare oscura; lo è assai meno, se si considera che insieme alla Bossi Fini vennero regolarizzati qualcosa come mezzo milione di extracomunitari, che già lavoravano in Italia ma non comparivano tra gli occupati per ovvi motivi. Il che significa che del calo verificatosi da allora ad oggi la metà circa non consiste in nuovi posti di lavoro, ma semplice emersione del “nero” extracomunitario.
E costui ha l'ardire di definire "inconfutabili" le sue asserzioni.
Da ridere o da piangere?

giovedì 22 marzo 2007

Ma che DICO?


PARLANDO DI "DICO"...
 URLO
Ho riflettuto a lungo, prima di pubblicare questo post.
Perché qui si rischia l’ideologia pura, la quale è terreno che mal si presta al confronto sereno.
Tuttavia (su questo saremo tutti d’accordo) è un fatto che l’argomento sia di stretta attualità.
E confesso che non capisco le argomentazioni di molti, sui DICO.
Tali argomentazioni fanno nascere in me non poche domande, che elenco qui, un po’ alla rinfusa, sperando che qualcuno mi illumini.
  1. "I DICO", dicono, " mettono a rischio la famiglia tradizionale".Neppure si sa bene ancora quali testi verranno votati in Parlamento. Quindi, mi pare di capire, siamo sui principi. Non su un testo di legge. Si sa solo che i DICO daranno dei diritti anche alle coppie di fatto; quali diritti esattamente, ancora non è dato sapere, salvo che saranno inferiori a quelli delle coppie sposate, a partire dal diritto alla genitorialità. Ergo, chi adopera questo argomento, che i DICO metterebbero a rischio la famiglia tradizionale, suggerisce che "a priori" il riconoscimento di "alcuni" diritti a chi finora non ne ha, metterebbe a repentaglio coloro i quali già li hanno. Mi chiedo perché. Se si concede a un extracomunitario di votare pagando le tasse, io pago più tasse e non voto? Se non glielo si concede, pago meno tasse o voto meglio?
  2. "I DICO" incoraggerebbero l’omosessualità".Questa poi è bellissima. Come se due gay o lesbiche, per amarsi e convivere, avessero bisogno del nostro permesso. Ragazzi: lo fanno lo stesso. E non è che uno è meno gay se non avendo certi diritti, per lui è più difficile convivere. Se è gay, se si sente gay, è gay ugualmente. Sbaglierò, ma dietro quest’assunto, c’è il vecchio retaggio per il quale essere gay o lesbiche sarebbe "una scelta" (come tale, giudicabile moralmente).
    A quel che ne so io, non è una scelta: è una scoperta. Una persona si accorge, a una certa età, di avere gusti differenti dalla media. Non c’entra un accidente con lo status di cittadino o la dichiarazione dei redditi: io sono etero, non è una colpa e non è un merito.
  3. L’assunto (b) implica che si consideri l’omosessualità un male, una malattia, una perversione, non una normalità differente dalla media. E implica anche che lo Stato se ne debba far carico con leggi appropriate, che la scoraggino. Attenzione, fratelli, perché dallo scoraggiare al reprimere al punire, il passo è breve assai.
  4. Faccio osservare che l’assunto (a) veniva ripetuto a josa ad ogni ora del giorno e della notte anche a proposito del divorzio e dell’aborto, negli anni ’70. Il risultato è che a distanza di decenni gli aborti sono diminuiti, i divorzi sono aumentati e ci si sposa meno. E’ una famiglia più malata? O era già in cattiva salute prima ma non lo si poteva dire? E la legge sull’aborto, visto che ha diminuito il fenomeno, ha distrutto o salvato delle vite?
(PS se qualcuno tra i nostri lettori ci trasmette dati storici o testi di legge di fonte sicura e super partes, gliene saremo grati;-))

mercoledì 21 marzo 2007

Fatti errati


ERRATA CORRIGE
Un blogger e navigatore di centro-destra, (nick: "superfice") mi segnala, dettagliando, una mia inesattezza nel post precedente.
Al punto "f", infatti, ho scritto che l'Italia intervenne su mandato ONU nell'ex Jugoslavia.
Non era vero.
Ringrazio superfice per avermi segnalato l'errore.

martedì 20 marzo 2007

Confronti


FISICAMENTE LIBERO
FINALMENTE LIBERO

mastrogiacomo_060307

______________________
INTELLETTUALMENTE LIBERO:MAI
belpietro

Tuttugualisti


Ma è vero che sono uguali?

a)      Politica estera.
Prodi & C. hanno imposto agli USA che ci ritireremo militarmente dall’IRAQ entro il 2007. Il ritiro è già iniziato. Berlusconi ha dichiarato fino alla fine che ritirarsi sarebbe stato un cedimento. Finché (in campagna elettorale) non ha promesso anche lui che ce ne saremmo andati.
Prodi ha detto agli USA che non avranno un solo soldato in più, da parte italiana, in Afghanistan.
Berlusconi, al suo posto? Non lo sappiamo. Ma certo non l’avrebbe detto così.

b)      Liberalizzazioni. Bersani ha fatto alcune cose. Magari confuse, sbagliando a far marcia indietro davanti ai capricci dei tassisti. Però le ha fatte, e sta continuando a farle. Sono ancora insufficienti? Può darsi. Provvedimenti o tentativi analoghi del governo Berlusconi, in 5 anni? Zero.

c)      Diritti civili. Il centrosinistra, diviso quanto si vuole, ha posto però sul tappeto la questione PACS/DICO. Il Centrodestra ventilò da subito l’idea di rivedere la legge sull’aborto (dichiarazioni di Buttiglione, giugno 2001). Il centrosinistra sta proponendo il diritto di voto per gli immigrati, e lo smantellamento di fatto della Bossi-Fini, con la reintroduzione dello “sponsor”, per esempio. Il centrosinistra ha cercato di svuotare le carceri con l’indulto (cosa che non condivido, almeno non così), il centrodestra le ha riempite di poveri cristi. In compenso ha sistematicamente depenalizzato i reati dei potenti.

d)      Conti pubblici: Il centrosinistra è andato al governo dichiarando apertamente che avrebbe dovuto risanarli. Infatti lo sta facendo, ma è chiaro sin d’ora che si impegna a restituire il maggior carico fiscale. Il Centro destra aveva promesso di diminuire il carico fiscale (non lo ha fatto), diminuendo le spese (non ha fatto nemmeno questo), promettendo nel contempo di abbassare il deficit pubblico: nemmeno questo ha fatto.

e)      L’Europa.  A costo di notevoli sacrifici, peraltro largamente compensati dai vantaggi, il centrosinistra (contro ogni previsione) ci ha portati nell’area Euro.Non ci fosse riuscita, sarebbe stata una catastrofe. Il centrodestra, dopo alcuni mesi di governo in cui disse che tutto era sotto controllo (ma i controlli mai li fece) cominciò a prendersela con l’Euro, e sparò un sacco di stronzate contro l’Euro stesso. Boicottando l’idea stessa di Europa.

f)        La pace. Il centrosinistra al potere entrò in guerra in ex-Jugoslavia a fronte di un mandato ONU, per fermare un genocidio in corso. Votò come opposizione l’intervento in Afghanistan, sia sull’onda dell’emozione internazionale successiva all’11 Settembre, sia su mandato ONU, sia considerando che Bin Laden era appoggiato dai Talebani e –ideologicamente – perché il regime talebano era inviso all’opinione pubblica. Votò contro l’intervento in Iraq, sia perché contrario al concetto stesso di guerra preventiva, sia perché non convinto delle “prove” della pericolosità di Saddam Hussein sul piano militare (la Storia gli diede poi pienamente ragione). Oggi, si trova nella scomoda situazione di doversi smarcare sia dai propri, sia dagli altrui errori. Ma non è facile, per una elementare norma di diritto internazionale: “pacta sunt servanda”.

g)   La moralità pubblica: tra i punti centrali del programma di centrosinistra, c’erano una seria legge sul conflitto d’interessi, e una nuova legge elettorale. Dichiaratamente, il centrosinistra disse sin dalla campagna elettorale che leggi di tale impatto democratico non potevano esser fatte senza la concertazione con l’opposizione, in assoluto contrasto con la prassi del centrodestra, che sino ad allora aveva imposto  il proprio orientamento, in totale dispregio della logica ed elementare prassi costituzionale. Oggi, a causa degli agguati da parte di “battitori liberi” del centrosinistra, Prodi è riuscito a rimanere in sella solo rinunciando ad alcuni punti qualificanti del suo programma, tra cui alcuni di questi.



Allora: proprio uguali??

mercoledì 14 marzo 2007

Affilare le armi


ELETTORE DI CENTROSINISTRA:

 "CONCILIA ?"



Vigile_S



Allora, due-tre cosette che stanno succedendoci attorno, eh?

La prima: l’atteggiamento della stampa, di Confindustria e della Chiesa la dicono lunga, sul fatto che in certi ambienti si sente l’aria che tira, e ci si prepara a ri-saltare sul carro del prossimo vincitore (Berlusconi, presumo) nel caso si vada presto alle urne.

La seconda: su molti forum e blog, si sta riscatenando il motorino azzurro. Ricominciano con le solite balle (le promesse mantenute, i lavori pubblici, i conti in ordine, la sicurezza, il prestigio dell’Italia, e così via). Questa volta però si son fatti più furbi. Portano dei dati, così sembrano vere.
Per esempio, ti dicono che nel tal trimestre del tal anno la fiducia dei consumatori era in aumento. Ovviamente, silenzio di tomba sul bilancio generale di quel disastroso quinquennio.

La terza: Berlusconi parla poco. In genere, quando fa così, ne sta pensando trentamila contemporaneamente. Prepariamoci a parecchie sorpresine…

La quarta: questa maggioranza sta deludendo un po’ tutti, e siccome l’elettorato di CSX è molto più esigente di quell’altro, se si andasse oggi alle urne vincerebbe il CDS a mani basse, ma per astensionismo, più che per aumento dei propri consensi.

La quinta: per fortuna a destra l’UDC (per ora) si è smarcata, Follini potrebbe ottenere qualche voto alle eventuali elezioni, AN di Berlusconi non ne può più, e l’unica forza politica che (per ora) gli resta fedele è la Lega. Non per caso si infittiscono le voci sulla “successione” a Bellachioma.

La sesta: io alla successione non credo per nulla. Chiunque sia, sarà un suo prestanome, come  Confalonieri in Mediaset o Galliani al Milan; anche se morisse, i seguaci del berlusconismo oramai ce li teniamo. A meno che non maturi una destra degna del nome.

La settima: comunque vadano le cose, la vedo nera. Anche se Prodi & C. sopravvivono politicamente fino alla scadenza naturale della legislatura, poi son cotti. Se a sinistra non ci si dà una mossa (non so, magari con il PD), se non ci sono novità incoraggianti, anche fra 3-4 anni rivince la CDL. Ammesso che esista come la conosciamo. E allora addio…

L’ottava: siccome però è assai probabile che si torni alle urne tra meno di due anni (se va bene), dobbiamo dircela chiara, tra noi elettori antiberlusconiani. Diamoci una mossa. Va bene la critica costruttiva a Prodi & C., ma non si creda che il berlusconismo sia sconfitto: anzi è più pericoloso oggi che un anno fa. Prepariamoci a combattere, e più duramente di allora. Non è questo il momento di dividerci tra di noi. Proprio no. Sarebbe come se nel ’44 il PCI avesse polemizzato con la DC o il Partito d’Azione, rompendo l’unità interna al CLN

Non so voi, ma io sto già affilando i database...

sabato 10 marzo 2007

Dicono di loro


PSEUDONIMI
(così per ridere)
"Ladri coraggio" (riferito a Dell'Utri & C.)
"Pallore gonfiato" (Sandro Bondi)
"L'eroe dei due conti" (Cesare Previti)
"Balla coi Pupi" (sempre Dell'Utri)
"Racchia a spillo" (Daniela Santanché)
"Balle coi Pupi" (Renato Schifani)
"Duci a San Siro" (Ignazio La Russa)
"Opus Nei" (Bruno Vespa)
"Solone gonfiato" (Rocco Buttiglione)
"De Bello Fallico" (Umberto Bossi)
"Sua Erezione" (sempre U.Bossi)
"Ministro Disgrazia e Giustizia" (Roberto Castelli)
"Sua Panzana" (Giulio Tremonti"
"L'Jago della bilancia" (Giuliano Ferrara)
"L'enorme fratello (sempre Ferrara)
"Il dispensario celtico" (La Lega)

aggiungo:
"il cipria"(banane&mazzette)
"sua emittenza"(autore sconosciuto)
"unto dal Signore"(autocelebrazione)
"napoleone"(autocelebrazione)

Se qualcuno vuole contribuire ad allungare la lista, si accomodi nei commenti.

lunedì 5 marzo 2007

TUttugualisti


AVVISO  AI  NAVIGANTI


il grande dittatore chaplin

Più o meno il dialogo si svolge così.

Dopo uno spossante  botta-e-risposta su un blog arcinoto a molti di voi, in cui il “compagno DURO-E-PURO” arriva a dire che anche Prodi ha ricevuto i voti di un mafioso (Andreotti, n.d.a.) e quindi sostanzialmente equivale al governo precedente, io gli rispondo:

“E allora, vota pure Forza Italia. Poi però zitti, eh.”

Risposta del compagno:

“Sì, vabbé…”

D’ora in avanti, chi vuole parlare con me di Prodi e della coalizione di maggioranza, da sinistra, è tenuto a dirmi se intende o no votare alle prossime elezioni politiche (quando saranno) per il centrosinistra o per il centrodestra.
O se intendono astenersi se le cose continuano così.

Solo a questa condizione accetto un dialogo.

venerdì 2 marzo 2007

Aria fresca


COMUNICAZIONE DI SERVIZIO AI VISITATORI DI QUESTO BLOG

Comunichiamo a tutti i visitatori che, a causa del ripetersi di vili operazioni di disturbo da parte di un troll che codardamente si trincera dietro l'anonimato per gettare fango su di noi, ci vediamo costretti d'ora in poi a non consentire messaggi anonimi.
Chi desidera commentare qui, ad oggi, deve registrarsi su splinder.
SIamo dolenti per il disagio, ma riteniamo che l'aria fresca sia un valore..

Un po' di storia recente


UN' ANALISI POLITICA.

Sbaglierò, magari, ma prego chi legge di seguirmi con attenzione, e di darmi il suo parere.

Torniamo al ’94.
Nel ’94, se Berlusconi non fosse “sceso in campo” (ma lo fece e per l’unico motivo di pararsi il didietro), Occhetto e la sua “gioiosa macchina da guerra” avrebbe vinto le elezioni a mani basse.

Non fu così.
E quando B. vinse inopinatamente le elezioni politiche di allora, da buon italiano pensai, tra me e me: “Siamo in bipolarismo, finalmente. Questo sistema bipolare, dopo la conventio ad excludendum e la democrazia bloccata, lo voglio anch’io. Debbo essere sportivo. Ora Berlusconi è il Presidente del Consiglio di tutti gl’Italiani. Anche il mio. E quindi, benché non lo abbia votato, debbo augurarmi che abbia successo. Spero quindi che mantenga le sue promesse e che negl’interessi di tutti noi inneschi il nuovo miracolo italiano di cui ha parlato nel suo programma elettorale. Onestamente, sono scettico. Però vediamo, magari mi sbaglio.”

Non fu così.
Il primo atto di quel governo – che navigava in piena tangentopoli – fi il decreto salvaladri, il famigerato decreto Biondi, che depenalizzava la concussione.
Dopo sette mesi di governicchio, in cui per la verità tentò anche cose positive come la riforma delle pensioni, sulla quale cadde, Berlusconi se ne andò a casa.
Ma fu in quei mesi che mi resi conto che B. non aveva alcuna intenzione di essere anche il mio presidente.
Lui voleva essere il presidente, e basta.
Per i suoi interessi, e basta.
E lo dimostrò al di là di ogni ragionevole dubbio.

Bastava non essere accecati dalla sua propaganda, per accorgersene.
Poi venne il ’96, e Prodi vinse più per culo (sorry), visto che la Lega aveva deciso di farla pagare al Cavaliere, che per merito suo, ma vinse.
E riuscì laddove nessuno (me compreso) avrebbe scommesso un cinque lire bucato: l’ingresso nell’area Euro al pari di Francia e Germania.
Per la prima volta l’Italia si presentava in prima classe sul panorama internazionale.

Magnifico!
Solo che, appena conseguito ‘sto risultato, visto che era l’obiettivo principale che teneva assieme la coalizione (?) di CSX, Bertinotti pensò bene di affossare quello che definì un governo borghese (ottobre ’98), con la collaborazione di D’Alema che non vedeva l’ora di fare il Kennedy.

Il resto della Storia è arcinoto: il CSX vivacchiò tra varie crisi di governo fino alla fine della legislatura, lasciando i conti in ordine e un’economia competitiva (occhio, destri, siamo pieni di dati in merito, è inutile contestare questo punto) fino alla fine, quando Amato, sul finire del mandato governativo, consegnò il Paese a un Berlusconi trionfante, ma con un avvertimento: “attenzione che si preparano anni di vacche magre. Se le nostre previsioni son giuste, non solo le vostre promesse elettorali sono carta straccia, ma vi tocca aumentare le tasse anziché diminuirle.”

I cinque anni successivi sono stati umilianti per ogni Italiano degno del nome e per ogni essere umano abitante in Italia dotato di raziocinio.
Competitività a picco.
Liberalismo alla spazzatura.

Prestigio internazionale sotto zero.
Continui attentati alla legalità.
Tentativo di manomissione della Costituzione e delle garanzie democratiche.

Fino a che l’indignazione della sinistra non fu tale, da mobilitare le sue forze e far vincere le elezioni a Prodi.
Di nuovo.

Perché vinse le elezioni, Prodi?
Secondo me, perché lo schifo e la paura ingenerati da Berlusconi al governo ha mobilitato gli astensionisti di sinistra.
E ce la facemmo per il rotto della cuffia, perché il potenziale mediatico-propagandistico del Bellachioma è spudoratamente superiore al nostro.

Ora.
Son passati dieci mesi più o meno dall’insediamento di Prodi.
Hanno fatto diverse cazzerie.
A partire dall’indulto.

Hanno fatto diverse cose che non c’erano nel programma, ma probabilmente non hanno potuto fare diversamente. Vedi le tasse. Ma un programma di governo si misura su 5 anni e non su 10 mesi, dico io.

Hanno preso decisioni non condivise e criticabili (e infatti criticate), tipo la storia di Vicenza.
Però non hanno cercato di sovvertire la Costituzione e di fare leggi ad personam.
Non hanno modificato le regole del gioco (=legge elettorale) unilateralmente, per poi ammettere di aver fatto una “porcata” solo per rendere la vita impossibile alla controparte.
Hanno cercato di riequilibrare le tasse (un po’ di più ai ricchi, poi cercheremo di alleviarle ai poveri).
Hanno affossato la riforma Moratti della scuola.
Hanno affossato la politica filoBush, che non è più completamente supina ai desideri del texano.

Ora io dico: Si può essere delusi da loro, è lecito.
Ma si può scambiare senza se e senza ma un governo mediocre, però normale, con il rischio del ritorno del Banana, solo perché Prodi non si è rivelato di sinistra come si sperava?
Si può barattare Giolitti con Mussolini?
Buon Aventino, compagni.

giovedì 1 marzo 2007

Trollallero, trollallà


IO NON SOPPORTO I TROLL.

Comunico a tutti i lettori e gli amici, ma anche agli avversari politici leali, che per la prima volta ho dovuto decidere di bloccare un utente, e avviso tale utente che se riproverà a commentare qui, i suoi commenti verranno sistematicamente cancellati.
L'ho fatto contravvenendo, per una volta, ai miei principi, sui quali sono inflessibile nei forum che amministro.
Ma a casa mia, piaccia o non piaccia, sono libero di decidere chi far entrare.
Anche avversari politici qui sono i benvenuti.
Disturbatori puri, e maleducati in genere, no.