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lunedì 25 maggio 2009

Non ci posso credere...


Le 10 domande dell'uomo saggio...

BerlusconiManoTesa
Queste scottanti domande sono apparse sul sito Internet della Lega nord (www.leganord.org). Sotto la voce informazione è possibile consultare la quasi totalita' delle edizioni della Padania del 1998 e del 1999. Quella del 19 agosto 1998, che contiene l'imbarazzante sequela di domande al Cavaliere di Arcore dei suoi attuali alleati, è sparita. E con lei altre edizioni di diversi giorni di agosto.

Da "La Padania" del 19 agosto 1998

Berlusconi sei un Mafioso?

  1. Il 26 settembre 1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano2. Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire. Questa somma dal '68, quando lei aveva 32 anni e nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata. Oggi, tabelle Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000 di lire. Dopo l'acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il cui costo arriverà a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5 anni edificherà l'area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro chi gliel'ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le finanziarie di Lugano? Risponda.
  2. Il 22 maggio 1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali Sas compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni di lire (4,8miliardi di oggi Fonte Istat).Il 22 luglio1975-un anno dopo-la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti seicento milioni a due miliardi(14 miliardi di oggi. Fonte Istat. Anche in questo caso, che è solo l'esempio di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue società, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo spiega signor Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dell'orribile odore.
  3. Il due febbraio del 1973, lei, signor Berlusconi, fondò un'altra società: la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei farà in modo di poter emettere anche un prestito obbligazionario per altri due miliardi. Nell'arco di nemmeno tre anni, una società forte di capitale di 20 milioni appunto la Italcantieri Srl, si trasformerà in un colosso, moltiplicando per cento il suo patrimonio. Come fu possibile? Da dove prese, chi le diede, in che modo entrò in possesso, signore Berlusconi, di queste fortissime somme in contanti? Risponda. Lo spieghi.
  4. Il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord Sas, signor Berlusconi, cedette alla neo costituta Milano2 Spa tutto il costruito di Milano2 più alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della società acquirente. Infatti l'impresa Milano2 Spa cominciò a chiamarsi con un proprio da quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16 settembre '74rispondeva al nome di immobiliare San Martino Spa, "forte di lire 1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell'Utri, il suo "segretario". Sempre il 15 settembre 1977, quel milione salirà a 500, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Un'altra volta: tutto questo denaro da dove arrivò?
  5. Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21 Marzo 1975 a Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, 20milioni di capitale, che l'11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede a Milano. L'8 Giugno 1978, ancora a Roma, lei fondò la Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei 20 milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi ( 81 miliardi di oggi ). Il 26 gennaio 1979 le due "Fininvest" si fonderanno. Ebbene, questa gigantesca massa di capitali da dove arrivò, signor Berlusconi?
  6. Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto Previti per pagare meno tasse allo Stato. Nessuno dubiterà mai più di queste sue affermazioni quando lei spiegherà per quale ragione affidò consistenti quote delle suddette 22 holding alla società Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima società fiduciaria che nel medesimo periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano. Perché la Par.Ma.Fid. ?
  7. E' universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è nato col "mattone" per poi approdare alla tivù. Ebbene, sul finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare l'Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani si diede molto da fare. Iniziò dalla Sicilia, dove entrò in società con i fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella loro rete Sicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto , neo socio di Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta che nel 1979 non è un "pentito", è un boss di prima grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver sfiorato i vertici della mafia?
  8. E' certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell'Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel 1974 la suddetta società. 12 milioni di capitale, finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell'Utri. Fu proprio sui terreni posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano3. Così pure ricorderà, signor Berlusconi, che nel 1976 quel piccolo capitale di 12 milioni salirà a 500 e il 12 maggio 1977 a 1 miliardo. Inoltre lei modificherà anche il nome a questa impresa, che diventerà la notissima "Cantieri Riuniti Milanesi Spa". Ancora una volta: da dove prese, chi le fornì, i 988 milioni ( 5 miliardi d'oggi) per quest'ennesima iniezione di soldi?
  9. Lei, signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma fondò l'immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa società, che oggi possiede beni immobili pregiatissimi in Sardegna, l'anno successivo -era il 1978- aumentò il proprio capitale a 900 milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli 899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove, da chi, perché lei entrò in possesso delle stratosferiche somme che le permisero di far intestare all'Immobiliare Idra proprietà in Costa Smeralda - ville e terreni - il cui valore è da contarsi in decine di miliardi? Dica la verità, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile.
  10. Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato -vedi l'acquisto dell'attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio- la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come in precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid. , ha scelto una società fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono largamente espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di Giuseppe Lottusi, riciclatore di soldi sporchi della cosca dei Madonia e Lottusi il 15 novembre del 1991 verrà condannato per questo a vent'anni di reclusione. Ebbene, la transizione per l'acquisto di Lentini, tramite la Fimo, avvenne nella primavera del 1992. Perché la Fimo, signor Berlusconi?

venerdì 15 maggio 2009

Referendum e libertà


ASTENERSI O "NO"



LogoBiancoLeG







Forse non vi ho mai detto che sono socio di Libertà e Giustizia.
L'associazione ha preso posizione, e sono davvero lieto di constatare che ha la mia stessa opinione sul referendum.
Ecco cosa è apparso sul sito di LeG:

Referendum, la scelta di Libertà e Giustizia: astenersi o votare No
15-05-2009

Astenersi o votare NO: è questa la scelta che Libertà e Giustizia ha deciso di raccomandare ai  soci e agli amici che chiedono con insistenza una posizione sul referendum del 21 giugno.
Un referendum su una pessima legge elettorale che avrebbe come risultato, qualora fosse approvato, una legge ancora più devastante, che non costringerebbe affatto il Parlamento a farne una migliore, ma che potrebbe avere come risultato il rafforzamento in Italia non del bipartitismo o del bipolarismo, bensì di un solo partito. Un monopartitismo che aprirebbe le porte a una vera e propria avventura della quale non vogliamo sentirci in alcun modo responsabili e che ci sentiamo di contrastare con la forza della nostra associazione.
Il ragionamento di LeG è sempre partito da alcuni presupposti, punti fondamentali e principi ispiratori. Riteniamo che una legge elettorale debba rispondere ad alcune condizioni:
1) Deve contribuire ad avvicinare i cittadini elettori alle forze politiche, coinvolgerli nelle scelte dei candidati che saranno chiamati a rappresentarli in Parlamento.
2) Deve riuscire a stabilire nel risultato un rapporto tra rappresentanti e elettori che corrisponda realmente alla volontà espressa.
3) Deve essere semplice e facile da capire, affinché ognuno possa votare nella consapevolezza dell’effetto che avrà il suo voto
Tutto questo evidentemente ci è stato sottratto con il Porcellum e non sarebbe corretto da un eventuale vittoria del Si nel referendum, che abroga solo alcune disposizioni lasciando invariate o peggiorando le altre.
Le proposte abrogative su cui si voterà sono le seguenti:
1)     per la Camera, soppressione della norma che consente la candidatura di una persona in una pluralità di collegi: cesserebbe così la possibilità per i dirigenti dei partiti di candidarsi ovunque, in testa di lista.
2)     Sia per la Camera che per il Senato , soppressione della possibilità di formare coalizioni: la maggioranza assoluta dei seggi (54% nazionale alla camera, 55% in ogni collegio regionale al Senato) andrebbe alla singola “lista” che abbia conseguito la maggioranza relativa (anche un voto più degli altri), quale che sia la percentuale dei voti conseguita.
Resterebbe dunque immutato il meccanismo delle liste bloccate con un ordine di lista deciso dalle segreterie dei partiti.
Non vi è dubbio alcuno dunque che se fosse raggiunto il quorum e vincessero i Sì, i cittadini sarebbero sempre più espropriati del diritto di eleggere i propri rappresentanti, diritto fondamentale in ogni democrazia. La maggioranza assoluta assegnata al partito vincente, quale che sia la percentuale di voti ottenuta, estremizza il premio di maggioranza rendendolo non uno strumento di governabilità, bensì uno strumento che stravolge il senso della volontà realmente espressa dagli elettori. 
Questo forte partito vincente sarebbe in grado da solo di cambiare la costituzione secondo i propri interessi particolari e con eventuali singole alleanze modificarla addirittura con i due terzi, maggioranza che preclude il ricorso al referendum confermativo.
Queste sono le preoccupazioni espresse dal nostro presidente onorario Gustavo Zagrebelsky. Della stessa natura era la valutazione espressa da Leopoldo Elia anche all’interno del “Comitato salviamo la Costituzione” (di cui era presidente del comitato scientifico).
Alcune forze politiche in questi giorni vanno sostenendo che il rischio della nascita in Italia di un forte partito unico potrebbe esser contrastato all’indomani del referendum da nuove forme di intese con la Lega, o, forse, dal ritorno al Mattarellum, per il quale in Senato si stanno raccogliendo le firme. Anche Libertà e Giustizia sosteneva da sola che questa fosse una soluzione possibile: ma eravamo nel 2007, 2008 e si sperava ancora di poter andare alle future elezioni con una legge diversa dal Porcellum.
A questo punto i calcoli politici devono lasciare lo spazio ai problemi di fondo della democrazia. Questo referendum la ferisce e dobbiamo dunque contrastarne un esito positivo.
Riteniamo che coloro che giudicano indispensabile riconfermare col proprio voto il valore dello strumento referendum possano proprio nel nome della democrazia votare No (purché abbiano presente che contribuiscono al raggiungimento del quorum).
Coloro invece che ritengono prioritario far fallire questo specifico referendum, possono “nel nome della democrazia” (Massimo Teodoriastenersi e non ritirare la scheda.



giovedì 7 maggio 2009

Adesso è chiaro


ECCO


 LA PROVA


Personalmente, non ho mai avuto molti dubbi sul fatto che la Lega Nord sia percorsa da fremiti razzisti, abitata da anni dalle frange più pericolose e subdole del neofascismo italiano.
Non dubito nemmeno, e da tempo, che l'attuale coalizione di governo sia in mano a loschi figuri che coltivano un preciso disegno eversivo contro le libertà democratiche, molti dei quali sono ben consci della propria identità fascista, solo che si son fatti furbi e fanno una politica fascista chiamandola democratica.
Se ne volete una prova, guardate questo filmato, fino al "fuori onda" finale.
Grazie ad Acrylic per la segnalazione.

sabato 2 maggio 2009

Agghiacciante


AGGHIACCIANTE

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=0XP19KjWL1I

Animazione Flash
Vado su "La conoscenza rende liberi" e vedo riportato 'sto filmato, giustamente esposto allo sdegno generale.
E "agghiacciante" è la parola che mi viene subito in mente.
No, non lui che parla. Non lui, benché queste manifestazioni di idiozia, di truce, raccapricciante razzismo siano oramai sdoganate come "provocazioni".
Agghiacciante è che questo fanatico, ignorante integralista sia votato e riceva tutti questi applausi. Questo sì, lo trovo agghiacciante.

 Il tutto mi ricorda un eoisodio di un anno fa o giù di lì: http://operazioneverita.splinder.com/post/17349403/Clima+Pre-Fascista