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giovedì 19 ottobre 2006

Ci si potrebbe parlare


DESTRA E SINISTRA CIVILI: PROPRIO INCOMPATIBILI??

Leggo, e pubblico dietro gentile autorizzazione dell'Autore, il seguente commento, postato dal forumista "Empereur" (che ringrazio sentitamente) sul forum Storia e Politica:
Essere di destra, a volte, è un calvario.

Il mio "destrismo" è solo un modo di rispecchiare valori che ho fatto miei da anni, ideali astratti: il sacrificio per la propria patria, un nazionalismo moderato che porti ad apprezzare quello che la terra in cui si è nati e si vive senza però sottovalutare lo scambio culturale con altre culture (geografiche o meno), la disciplina, una forte attrazione verso l'istituzione militare e una spasmodica ricerca della legalità, aborrendo ogni forma di illecito. Preferisco aspettare 30 minuti girovagando, piuttosto che occupare per 5 minuti un posto per disabili.

Ora con cosa mi trovo?

Gruppi politici che si dicono di destra, e hanno ben noti collegamenti con cosche mafiose, appoggiandole in maniera neanche tanto velata (come con una manifestazione pro-inutile-ponte); capi-lista processati e condannati; pazzi che propongono di dividere l'Italia; roba che, in breve, di destra non ha proprio nulla.

Fosse solo quello. Orde di ragazzini che pensano che l'unico modo per dimostrare il proprio nazionalismo (in senso moderato, non in maniera autarchica e preminente verso altri popoli e/o nazioni) sia quello di ornarsi con fasci littori, immagini di Mussolini e di Hitler. Mussolini è stato un voltagabbana, pochi anni prima di fondare i fasci di combattimento pugnava per "dar la terra ai contadini". Hitler era un pazzo, che ha fatto leva sulla rabbia della popolazione tedesca umiliata dalle sanzioni post-IGM. Non sono da idolatrare, sono da ignorare. Hanno insozzato per omnia secula seculorum delle ideologie validissime.

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