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martedì 5 settembre 2006

Ciao capitano


ADDIO A GIACINTO FACCHETTI




Da vecchio milanista, una lacrima dedicata a te, Giacinto.

Caro capitano della "mia nazionale", quella di Mexico '70, del titolo europeo del '68.
"Albertosi, Burgnich, Facchetti; Bertini, Rosato, Cera; Domenghini, Mazzola (Rivera), Boninsegna, De Sisti, Riva"

Le telecronache di Niccolò Carosio...
La TV in bianco e nero, vista coi vecchietti e i compagni di scuola al bar.

Ho iniziato a tifare per i rosso-neri (si scriveva così allora) per simpatia verso i più deboli: anno scolastico 1965-66.
Per pietà verso coloro che venivano presi in giro dai vincitori d'allora, i nero-azzurri...

Per simpatia verso i più poveri (il Milan era la squadra dei salumieri, degli operai, allora, mentre l'Inter era quella dei "ragiunatt", della piccola e media borghesia dell'epoca).

Ma ciò non conta oggi.

Mi rimane nella testa la tua immagine atleticamente stentorea ed elegante. Il tuo incedere impetuoso. Il tuo tiro fulminante.

Ma soprattutto, la tua correttezza.
Mai cattivo, sempre leale, riservato, mai un commento sopra le righe.
Un fulgido esempio di gentiluomo prestato alla pedata.

Quanti ricordi, Giacinto!
Quanto mi mancherai, vecchio e caro avversario.
Addio, vecchio capitano azzurro.

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