Visualizzazioni totali

giovedì 15 dicembre 2011

Dopo la caduta (spero) del Grande Truffatore

COSA COMBATTERE ANCORA?




La domanda l'ho sentita porre in vari modi a parecchi oppositori del regime berlusconiano (uno su tutti, Ezio Mauro). Essa sottintende, e a volte esplicita, un quesito ulteriore, che più o meno suona così: "adesso che Berlusconi è sconfitto (non ancora dalle urne, ma sperabilmente dalla Storia), il tuo giornale, la tua attività di pensiero critico, serve ancora? Non è che la sua uscita di scena condanna al declino anche la tua testata, che per 17 anni è stata particolarmente "caratterizzata" in chiave antiberlusconiana?"

Il quesito mi è parso legittimo, ma abbastanza ozioso, sino a che non è stato posto a me da un vecchio amico qualche giorno fa.
Il solo fatto che la domanda mi è stata posta rende evidente che la risposta, se sembra ovvia a me, non sembra ovvia a molti altri, tra i quali forse anche i miei dodici visitatori.

Eccomi dunque a dirlo, apertis verbis: certo, c'è ancora molto da combattere. Bisogna partire dal presupposto che il berlusconismo come malattia non è stata la causa, ma la conseguenza di una mentalità (anche se ha poi contribuito a rafforzarla al punto da renderla a lungo dominante).
In questo senso mi sento di indicare alcuni bersagli contro i quali appuntare la mia critica più radicale. Pochi, ma a mio avviso assolutamente fondamentali.

a) Il razzismo, la xenofobia, il localismo incarnato dalla Lega fascistoide, becera e violenta, con tutto il suo corollario di vilipendio alla Patria, di aprioristica disobbedienza fiscale, di antieuropeismo e di insofferenza verso il concetto stesso di cultura. Il caso ha voluto che in un paio di giorni si siano verificati il pogrom di Torino (un episodio trucido, lugubre, degno del Ku Klux Klan) e l'azione del criminale nazifascista di Firenze (non etichettiamolo come pazzo, per favore: a furia di dire che i teppisti da stadio erano quattro deficienti, si è finito per lasciar dilagare il fenomeno...). E me lo chiedi, certo che c'è da combattere!

b) La mentalità neoliberista, che dietro a tutta una serie di falsi ideologici, teorie economiche strampalate, assiomi indimostrati e leggende metropolitane, ha "sdoganato" l'egoismo dei ricchi, diviso il sindacato e asservito la sinistra, legittimato l'evasione fiscale e la ridicolizzazione del ruolo sociale dell'impresa, il primato della finanza sull'economia, l'idolatria del manager rispetto al politico, la demonizzazione del welfare, la redistribuzione della ricchezza dal popolo alle caste, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, il potere smisurato di un fanatico incapace come Marchionne. Eccome se c'è da combattere!

c) Infine, ancora Lui: il guitto delinquenziale, l'erotomane monomaniaco, il riccastro parvenue, il superegolatra, il fiancheggiatore criminogeno, il Grande Truffatore di Arcore. Adesso è sulla difensiva, sembra sconfitto definitivamente e forse lo è. Ma attenzione, non crediate che si sia rassegnato. Anche perché è convinto, forse a ragione, che il suo declino politico segni l'inizio della sua fine anche sul piano giudiziario e imprenditoriale: gli unici due veri motivi per i quali era sceso in campo, quasi diciotto anni fa. Non so cosa stia tramando, ma nulla di buono di sicuro. Eccerto, che c'è ancora da combattere!

12 commenti:

  1. Ho sempre sostenuto che la Resistenza avrebbe dovuto continuare ad essere attiva, dopo il 25 aprile 1945, e non abbassare la guardia. I fatti purtroppo mi hanno dato ragione (in tutti i sensi). ora è più difficle metterci una pezza....

    RispondiElimina
  2. Appunto nora, sottoscrivo in pieno. Lieto di conoscerti.

    RispondiElimina
  3. A leggervi mi sento piccolino, sono poco istruito, sono solo un operaio in cassa integrazione, ma ho anche io le mie idee politiche. Condivido pienamente tutto ciò che ho letto qui. E anche io credo che il nemico non è sconfitto ma momentaneamente assente. C'è un partito che lui mantiene e non per beneficenza. C'è un segretario, Alfano, che è solo un corpo diverso e una voce diversa, ma ciò che dice e che farà è tutto ciò che direbbe e farebbe Berlusconi, la differenza è che tutto ciò è fatto e detto in maniera più decente. E persistono e persisteranno a lungo le pessime idee, abitudini, comportamenti, insomma tutta una serie di esempi negativi, di idiote opinioni ed opinionisti che combatterli non sarà facile. E' come se avesse lasciato quintali e tonnellate di escrementi che si attaccano sotto le scarpe e che di continuo dobbiamo staccarcele. Il problema è che le sue televisioni sono sempre attive e i giornali che lui mantiene sopravvivono ai tagli che Monti ha fatto agli altri e dunque sopravviveranno le sue idee sempre lette e in vista mentre saranno poche quelle in contrasto. Monti poi gli ha risparmiato tanti guai finanziari, ma questo si sapeva altrimenti non lo avrebbe accettato. Monti ha x lui della gratitudine perché lo ha scelto tempo fa ed inserito nel contesto europeo. E' suo amico e non lo danneggerebbe di certo, è dimostrato dalla rinuncia ad una vera patrimoniale e alle frequenze televisive gratuite e ad altro ancora. E dunque anche in questo governo di tecnici si respira un'aria quasi identica a quella berlusconiana fatta di favoritismi alle diverse caste non sacrificate sull'altare del debito pubblico da risanare. L'Italia, si dice ormai da tempo, che è un paese anomalo. Un partito come la lega sarebbe visto come sovversivo e in altri paesi democratici i componenti già sarebbero finiti in galera, ma qui dove abbiamo la criminalità organizzata anche nelle alte cariche pubbliche, sembra tutto concesso. Si deve lottare e tanto. Trovare metodi di lotta non violenti, utili ed efficaci. Ci sarà da lavorare molto x essere un paese normale e democratico. Ma io non perdo le speranze.
    Andrea

    RispondiElimina
  4. Bravo Andrea, non smettere di sperare nonostante la cassa integrazione.
    Non dire MAI "sono solo un operaio". Lo sono stato anche io in gioventù, e conosco bene la dignità del tuo lavoro. Non condivido tutto quello che dici (ad esempio, su Monti la spiegazione è molto più semplice: senza i voti di B. il suo governo cade e... addio), ma apprezzo molto il tuo commento, e spero di rivederti presto da queste parti.

    RispondiElimina
  5. Ciò che semmai rimane orfano è il centrosinistra: è innegabile il fatto che per anni l'antiberlusconismo sia stato il suo più grande collante...
    Concordo soprattutto sul punto a. Basta! Non se ne può più di sentire in continuazione offese ed insulti alla nostra Patria. Non parlo di quello che è successo ieri in Parlamento (ci siamo abituati, purtroppo), ma del parlamento padano, della moneta padana e via dicendo.
    Penso che sia arrivato il momento di fare qualcosa di concreto...
    Un saluto
    Tommaso

    RispondiElimina
  6. Guarda Tommaso, io sono di Milano, e qui ho sempre vissuto e lavorato (ho 52 anni). Ebbene sono stufo di non sentirmi padrone a casa mia! Perché io sono Italiano, e Milano e la Lombardia sono italiane. E sono stufo di sentir dire che invece vivo in Padania.
    Finiamola con questa pagliacciata.
    E condivido, bisogna fare qualcosa.
    Siamo riusciti a logorare Berlusconi, adesso tocca ai balilla in camicia verde.

    RispondiElimina
  7. Speriamo che la gente capisca, e alle prossime elezioni non li faccia entrare in Parlamento (come accadde con la Sinistra arcobaleno.

    Mi farebbe piacere avere un tuo giudizio sul caso Ici-Chiesa....Che ne pensi di tutto quello che è successo? Ho scritto un pezzo da me, se ti va di passare....
    A presto

    RispondiElimina
  8. La gente, Tommaso, capisce, ma per entrare in Parlamento basta il 4%. E un 4% di ignoranti lo si trova sempre...

    Sul caso ICI ho postato un commento sul tuo blog

    RispondiElimina
  9. Potremmo aprire un discorso sul sistema elettorale e quella soglia di sbarramento che forse sarebbe il caso di alzare un pochettino....
    Oltre, ovviamente, a tanti altri accorgimenti ed aggiustamenti che necessiterebbe la nostra attuale legge elettorale.....


    Grazie per aver lasciato il tuo pensiero al mio articolo....

    RispondiElimina
  10. Potrebbe essere una buona idea. En passant, chissà se l'essere stati in purgatorio per tre anni ha reso un po' più saggi - per esempio - i rifondaroli? Io personalmente ne dubito.

    Detto questo, abbiamo avuto il MSI in Parlamento per 50 anni. L'importante è far loro terra bruciata intorno. Niente inciuci.
    La lega si è fatta davvero pericolosa quando ha stretto il patto d'acciaio con Berlusconi.
    Il quale, tra le altre, ha anche questa enorme responsabilità storica.

    RispondiElimina
  11. Beh ma il MSiI non ha mai avuto l'importanza che ha avuto la Lega, non è mai stato al governo, solo una volta, nel '60, è stato importante per la formazione di un governo (il Tamborni), ma poi sappiamo com'è andata.

    Sui rifondaroli, in realtà non è che li stia seguendo tanto. Però dubito fortemente anche io..

    RispondiElimina
  12. Appunto, Tommaso: perché il MSI non è mai stato così importante come la Lega? Perché non è mai riuscito ad avere degli alleati. Tutti, compresa la destra che c'era allora, rifiutavano l'idea con orrore...

    RispondiElimina