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martedì 30 ottobre 2012

Astenersi è un diritto, ma...

...MA POI SI TACE, EH?


Qualche considerazione s'impone sul momento fluido della politica italiana. 

a) Sulle elezioni in Sicilia. Con il segno "più" metto la vittoria del centrosinistra (mai successo prima in Trinacria), con un candidato dichiaratamente e coraggiosamente antimafia, e il disastro del PDL (allo sbando totale). Ma le note positive finiscono qui. il CSX ha vinto con un'alleanza tra il PD e Casini, il quale - non va dimenticato - era lo sponsor di Cuffaro e non si è pentito di questo, mica cazzi. Oltre tutto, ha vinto (ha ragione Alfano) solo perché il centrodestra si è diviso in due, altrimenti il PDL avrebbe preso il 40% e tanti saluti. La Sicilia è ancora di destra... Inoltre, l'astesionismo ha colpito soprattutto a destra, come pure Grillo.  A livello nazionale il fenomeno non sarà altrettanto clamoroso, ma se il PD vincerà e potrà governare sarà solo grazie al Porcellum redivivo, al si-salvi-chi-può in seno alla destra e alla somma astensioni+M5S, che eroderanno voti soprattutto "di là". Altrimenti, gli toccherà fare patti con i democristi di Casini, con tanti cari auguri ai diritti civili...

b) Berlusconi è fuori di cranio quanto mai prima, ma c'è poco da gioirne, perché il prolungamento della sua agonia politica può solo far danni. Non che si possa temere una sua vittoria alle prossime politiche, però può far traballare il governo, alzare lo spread, rinforzare le retrocedenti tendenze fascistoidi-razziste-antitasse. Può insomma condizionare il futuro governo pur standone fuori (sai che bello, se dopo le elezioni si deve trattare con lui perché al Senato non si ha la maggioranza...)

c) Dovrei esser contento, per una volta che l'astensionismo ha colpito di più a destra. Ma resto della mia idea, e Michele Serra sulla Repubblica di oggi è del mio stesso avviso. Scrive: "chi è andato a votare, per quanto minoranza, pesa come una totalità. E chi non ha votato, per quanto maggioranza assoluta, pesa meno della più insignificante delle listarelle (...) grazie all'astensione di massa, per vincere e governare bastano meno voti, sempre meno voti. Lo stesso numero di voti che non erano sufficienti, pochi anni fa, per arrivare secondi o terzi, oggi bastano per vincere. Ovviamente chi non va a votare ha le sue rispettabili ragioni, ed il diritto di farlo. Ma perde il diritto di lamentarsi per quanto accadrà, ed acquisisce il dovere di tacere e subire, perché a taciuto e subito nel giorno delle elezioni."

E questo, signori, va ricordato ai cacadubbi che albergano a sinistra, sempre "choosy" davanti a qualsiasi idea e proposta perché non è mai abbastanza idealista, non è mai abbastanza pulita, non è mai abbastanza di sinistra. E grazie a loro ci siamo goduti dieci anni di delirio berlusconiano.


PS: sul federealismo, mi spiace dover dire "l'avevo detto", ma purtroppo avevo ragione quando dicevo a destra e a sinistra che il decentramento decisionale non purifica il sistema, non abbassa i costi, non è garanzia di democrazia. Almeno non in Italia.

5 commenti:

  1. Di questa situazione, quello che mi indispettisce è la strafottenza di tutti i partiti all'astensionismo sul voto. Fanno finta di eludere il problema per non esporsi ed ammettere le colpe e responsabilità.
    Per me è questa la ragione dell'abbandono della politica della gente.
    Ci sono anche altre magagne che vorrei citare ma occorrerebbe una settimana di tempo per elencarle.

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  2. Per strano che possa sembrare, per me, l'astensione dal voto è la massima punizione che si possa infliggere alla nostra "intera" classe politica, Governo Tecnico compreso.

    Quando non vi sono persone degne da eleggere non resta che l'astensione!
    Ritengo inoltre che tale scelta sia o si possa configurare come un modo diverso di essere democratici.
    erie5

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  3. Grazie per i vostri commenti.

    @ Ippo: Certo che sono i partiti i principali responsabili dell'astensione. La gente non è pazza, se non va a votare c'è carenza di offerta politica, di credibilità, di etica. Su questo non ci piove. Quello che dico io è che a voler fare di tutta l'erba un fascio si fa solo il gioco dei peggiori.

    @erie 5: certo, mica ho detto che si astiene è antidemocratico, e nemmeno che non sia legittimo il desiderio di "punire" i partiti. Ho fatto solo un'obiezione, secondo me è una scelta sbagliata, specie in certi momenti storici. Così come è sbagliato pensare che i politici siano tutti uguali e che nessuno di loro sia "degno" di essere eletto. Chi lo pensa, è sfinito, e lo posso anche capire, però si sbaglia.

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  4. ciao Dati sono psilo, che piacere ritrovarti.
    ...in gamba eh!

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  5. Psilomatmol...??!! Ma che piacere!!! Che fine avete fatto tutti quanti? E tu hai un blog o qualcosa di simile? Torna a trovarmi!
    :-DD

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