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mercoledì 30 agosto 2006

Stato al risparmio


Ancora sull'Open Source
Finalmente sono riuscito ad ottenere il video della trasmissione TeleCamere di RaiTre dedicata al software Open Source e all'iniziativa "politiche d'austerità".
Animazione Flash

Come si può notare l'iniziativa è bipartisan come si evince dall'intervista dell'allora ministro per l'innovazione Stanca.
Rinnovo l'invito per la petizione:

(Postato dal coblogger Condorbianco)

giovedì 24 agosto 2006

Risparmi di Stato


Open Source! Cos'è e perchè?

Finalmente ho il tempo di scrivere su un argomento che ha una sua gravità e non è soltanto un hobby di smanettoni pischelli: L'Open Source.Per open source (termine inglese che significa sorgente aperto) si indica un software rilasciato con un tipo di licenza per la quale il codice sorgente è lasciato alla disponibilità di eventuali sviluppatori, in modo che con la collaborazione (in genere libera e spontanea) il prodotto finale possa raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di programmazione. L'open source ha ovviamente tratto grande beneficio da internet.
Allo stato attuale migliaia sono i software open source disponibili in Internet che vanno dai sistemi operativi come le distribuzioni Linux ai software d'ufficio gestionali come OpenOffice oltre ai software tecnico scientifici tipo CAD.
Un patrimonio vasto e alla disposizione di tutti.
Purtroppo non tutti sono a conoscenza di questa miniera d'oro oppure sono scettici nei riguardi di questa categoria di software, scetticismo che viene a cadere ogni qual volta l'utente migra dal più diffuso sistema operativo proprietario alle distribuzioni Linux.
In linea di massima alcuni vantaggi del software open source sono:
  • per la sua natura aperta, è gratuito (salvo rare eccezioni)
  • essendo possibile modificare liberamente il software, è possibile personalizzarlo ed adattarlo alla proprie esigenze
  • il codice sorgente è sottoposto ad una revisione da parte di moltissime persone, pertanto è più difficile che contenga bachi e malfunzionamenti. In ogni caso, è sempre possibile per chiunque tenere un indice pubblico dei problemi, in modo che gli utenti li conoscano
  • se viene scoperto un baco o una falla di sicurezza, la sua correzione di solito è molto rapida
  • essendo il sorgente liberamente consultabile, non è possibile inserire intenzionalmente nel software backdoor, cavalli di Troia o spyware senza che questi vengano prontamente scoperti ed eliminati, come invece è accaduto per alcuni software commerciali (ad esempio il caso del database Interbase della Borland che conteneva una backdoor scoperta quando di tale software sono stati rilasciati i sorgenti)
  • non esistendo standard proprietari, le cui specifiche sono normalmente segrete, è molto più facile costruire software interoperabile
  • permettere a chiunque di modificare i sorgenti garantisce che ogni nuova funzionalità o copertura di un baco possa essere proposta da chiunque e immediatamente applicata dagli sviluppatori. Questo permette di avere già a disposizione un software che rispetta le esigenze di chi ha richiesto le modifiche
  • collaborando con sviluppatori volontari e utilizzando il lavoro della comunità, anche le piccole e medie imprese sono in grado di sviluppare e vendere prodotti di alta qualità, senza dover ampliare il loro organico.
Dalla relazione annuale del CNIPA (Consiglio Nazionale per l'Innovazione per la Pubblica Amministrazione) per l'anno 2005 la spesa complessiva nella pubblica amministrazione per i software proprietari ammonta a 922,529 milioni di euro. Come cittadino apprezerei molto se, prima di applicare drastiche contromisure come blocco del turnover o delgi stipendi, si decidesse di adottare un criterio di risparmio limitando i costi dei programmi proprietari.L'associazione senza fini di lucro per la diffusione del software open source Hackaserta81100,  si è mossa i maniera egregia con l'iniziativa Politiche d'Austerità con una lettera inviata al Presidente del Consiglio in data 20 Luglio e con una raccolta firme tuttora aperta, ad oggi sono state raccolte più di 4500 firme.
Iniziativa in linea con il programma elettorale dell'Unione:
«1) Dovremo tradurre in pratica le dichiarazioni di principio in favore della diffusione dell'Open Source nelle amministrazioni. Questa risorsa allevierà la dipendenza dalle onerose licenze commerciali.» (pag.37 del programma)
Ancora
«3) Per rendere libero lo spazio informativo dobbiamo garantire [...] valorizzazione e incentivazione delle licenze non commerciali, del software open source e degli standard aperti.» (pag. 264 del programma).

Altri paesi hanno fatto la scelta di abbassare i costi dei software proprietati, adesso tocca a noi e non dimenticate di firmare la petizione su
L'immagine con cui ho aperto il post è TUX la mascotte ufficiale del kernel Linux.

(postato dal coblogger Condorbianco)

venerdì 11 agosto 2006

Ancora sull'indulto



SCAMBIO DI OPINIONI CON PIERO FASSINO


Giorni fa ho inviato questo messaggio a Piero Fassino:

“Caro Fassino,

sono da sempre un elettore che apprezza il Suo modo di fare politica.
Ho letto "Per passione" e lo tengo tra i miei libri di politica preferiti, benché abbia poco condiviso alcune Sue posizioni su Craxi.

Detto questo, ho sempre ammirato il Suo inesausto tentativo di far politica in modo etico.

Ora però sono davvero molto disorientato, e con me molti altri elettori di centrosinistra.

Non starò qui a dire perché ci riesce indigeribile l'indulto di Mastella, e il ricatto di Forza Italia vòlto come sempre a sdoganare, insieme alle persone ree, i loro comportamenti.

Quello che mi fa e ci fa male, malissimo, è che il centrosinistra (Di Pietro a parte)abbia tutta questa fretta di fare "questo" indulto: in questo modo.

Allora, tutta la lotta morale che abbiamo fatto in questi anni, per rivolta contro l'abbominio istituzionale e (in)civile del berlusconismo, è stato inutile?

Scusi, ma per lealtà Glielo dico chiaramente: se fate passare questa cosa, io la prossima volta non vi voto più, sperando che non ci sia come al solito il lupo cattivo da rimandare ad Arcore.

Con fiducia.”

Ricevo ora la sua risposta, e volentieri la pubblico:

“Rispondo volentieri alla e-mail sull’indulto che mi hai inviato.

Oggi vivere in carcere significa vivere in un inferno. La disumanità del carcere riguarda la società intera, riguarda tutti noi. Perchè nega la missione rieducativa che la Costituzione assegna alla detenzione. Perché la civiltà di una società si misura anche dal suo sistema carcerario. Nessuno di noi, “fuori”, può disinteressarsi di come vive chi è 'dentro', delle sue condizioni presenti e delle sue prospettive di reinserimento.

In cinque anni, il centrodestra non ha fatto nulla per le carceri, al contrario, ha varato leggi che hanno già prodotto una inutile e dannosa moltiplicazione della popolazione carceraria, pensiamo alla ex-Cirielli, alla legge sulle tossicodipendenze e alla Bossi-Fini

Al 31 dicembre 2005 il numero dei detenuti era pari a 59.523 unità in un sistema carcerario fatto per ospitarne 35.000. Nel 2001 erano 43.000.

Dall'entrata in vigore della Bossi-Fini, i detenuti stranieri sono diventati il 45% del totale: una cifra mai raggiunta prima. Altro dato significativo riguardo gli ingressi nelle carceri è quello relativo alla violazione delle norme in materia di stupefacenti: nel 2005 sono stati registrati 15.917 ingressi di italiani e 10.144 di stranieri.

Un provvedimento di clemenza  non era più rinviabile, tenuto conto che l'ultimo indulto risale a sedici anni fa.
La Costituzione richiede, per una legge di questa natura, il voto favorevole dei due terzi dei componenti di ogni ramo del Parlamento.  Una maggioranza amplissima che può essere realizzata solo con un'intesa tra il più ampio numero di forze politiche e con la ricerca di un punto di equilibrio.

Abbiamo perciò lavorato ad un testo equilibrato e ragionevole, che, rispetto ad indulti del passato, comprende la più lunga lista di reati esclusi dall'applicazione dell'indulto: associazione sovversiva; tutti i reati connessi al terrorismo; devastazione,  saccheggio e strage; sequestro di persona a scopo di  eversione; banda armata; associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di cui agli articoli 600, 601 e 602 del codice penale; associazione di tipo mafioso; riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù; prostituzione e  pornografia minorile; tratta di persone; tutte le forme di  violenza sessuale; corruzione di minorenni; sequestro di persona a  scopo di rapina o di estorsione; riciclaggio di denaro o beni provenienti da sequestri di persona a scopo  estorsivo; produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti secondo l'articolo 73 del testo unico delle leggi in materia di disciplina  degli stupefacenti e sostanze psicotrope.

Non solo, ma su tutti i reati a cui si applica l’indulto non c'è nessun colpo di spugna.

Per i reati finanziari, di corruzione e contro la pubblica amministrazione i processi proseguono, restano immutate le responsabilità, le condanne, i reati non si cancellano e, soprattutto resta ferma l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, restano ferme le pene accessorie anche temporanee.  Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro  e le morti bianche, viene garantito il diritto delle vittime al risarcimento. Noi saremmo stati i primi a dire no ad un'amnistia perchè questa cancella il reato. Non è questo il caso.

Abbiamo detto sì all'indulto, dunque, non per favorire qualcuno, ma perchè era una risposta necessaria, doverosa e non più eludibile all'emergenza delle carceri.
Ora occorre dare avvio ad una serie di riforme per restituire efficienza all'amministrazione della giustizia e cancellare le pessime leggi - vergogna ereditate dal centrodestra, a cominciare dalla Cirami e dalla ex-Cirielli.  Ed è quello che faremo.

Ringraziandoti per l’attenzione.

                                                                                                                        Piero Fassino”

giovedì 10 agosto 2006

Senza titolo



Non c'è limite al peggio...e al disgusto!
Ennesimo post sull'indulto-insulto

8 agosto 2006Piano per reinserire duemila beneficiati dall'indulto
di Celestina Dominelli

Un piano per il reinserimento nel tessuto sociale di duemila ex detenuti che hanno beneficiato del provvedimento di indulto licenziato dal Parlamento nelle scorse settimane: ad annunciarlo il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e il titolare del dicastero della Giustizia Clemente Mastella nel corso di una conferenza stampa.

«Attraverso il ricorso ad un ente strumentale come Italia Lavoro – ha detto Damiano – abbiamo messo a punto un progetto che consentirà a 2 mila beneficiari di svolgere un tirocinio formativo di 6 mesi presso alcune imprese e di disporre per tutta la durata del tirocinio, di un sostegno di 450 euro mensili. L’impresa che assumerà l’ex detenuto al termine del periodo di tirocinio riceverà una dote di mille euro». Per l’avvio dell’iniziativa il ministero ha stanziato 10 milioni di euro, cui vanno ad aggiungersi 3 milioni di euro messi a disposizione da Via Arenula, provenienti dai fondi della Cassa delle Ammende. Si tratterà di risorse, ha sottolineato il Guardasigilli, cui potranno accedere gli enti locali che sviluppino progetti territoriali di reinserimento lavorativo per i beneficiari dell’indulto. E, secondo i dati diffusi dallo stesso ministro nel corso della conferenza stampa, sarebbero 11.964 i soggetti che si sono già avvalsi del provvedimento, rispetto a1 15 mila che potrebbero potenzialmente beneficiare dell’atto di clemenza. 

Per favorire il rientro nella società il dicastero del Lavoro ha già preso contatti con alcune imprese e si avvarrà della collaborazione di Federsolidarietà, Lega delle Cooperative e Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) che coadiuveranno il ministero nella fase di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. L’obiettivo, ha osservato ancora Damiano, è evitare che gli ex detenuti possano sentirsi rifiutati. Come è accaduto a Palermo, ricorda il ministro. Dove da sabato scorso un gruppo di ex carcerati staziona davanti alla cattedrale del capoluogo siciliano per chiedere un lavoro. I duemila soggetti verranno individuati attraverso il coordinamento tra i due ministeri che esamineranno le richieste tenendo conto delle competenze e del percorso di ciascun individuo.

«E’ una prima risposta, intelligente nei termini e abbastanza esauriente – ha detto il Guardasigilli – anche verso chi ha manifestato una certa inquietudine nei confronti del provvedimento. E soprattutto un tentativo di predisporre forme di alternatività rispetto alla vita che questi individui hanno condotto quotidianamente in carcere». La platea dei beneficiari, ha aggiunto Damiano, potrà naturalmente allargarsi. «L’auspicio – ha evidenziato il titolare del dicastero del Lavoro – è che tutti possano avvalersi di questa possibilità. Se l’iniziativa avrà un successo superiore alle nostre aspettative i due ministeri si renderanno senz’altro disponibili per un incremento dei fondi che sostengono il progetto». L’obiettivo del piano è chiaro. Tranquillizzare l’opinione pubblica, ha aggiunto Mastella, «e facilitare il contatto con l’esterno per quanti possono avere difficoltà nell’inserimento». 

Il Guardasigilli si è poi soffermato sulla possibilità di un’amnistia tecnica sollecitata dall’Associazione nazionale magistrati che nei giorni scorsi aveva espresso più di qualche perplessità sui possibili effetti delle scarcerazioni. «I magistrati – ha detto Mastella - pongono un problema reale quando chiedono un' amnistia tecnica che smaltisca i processi per le persone che possono usufruire dell'indulto. Ma il problema è di difficile soluzione. Se ci sarà la volontà del Parlamento sarà un discorso, ma vedo la questione un po’ complicata». Il ministro ha poi aggiunto che ulteriori valutazioni saranno formulate «alla ripresa dei lavori parlamentari e di quelli del Csm: per ora i processi si faranno, anche se c'è bisogno di misure per alleviare la tartarughesca lentezza della giustizia italiana. Dopo la pausa estiva valuterò ogni aspetto con il Csm».

da http://www.ilsole24ore.com
E per tutti quei trentenni, quarantenni "onesti" e titolati che si sbattono da un'agenzia interinale all'altra, spesso senza trovare lavoro, cosa ha fatto questo governo? E la legge 30 che doveva essere modificata? 

O forse l'onestà al giorno d'oggi è diventata un optional?
Intanto l'on. Fassino cerca di dare delle risposte a chi chiede il perchè dell'indulto sul blog di Beppe Grillo motivazioni che sembrano non stare a galla.

(postato dal coblogger Condorbianco)

domenica 6 agosto 2006

Bombe e libertà


 DOVE VIVERE SIGNIFICA TIRARE A SORTE
Siamo qui, nella parte più ricca del mondo dove a volte le preoccupazioni di tanti uomini e tante donne sono tra le più banali: "Se la Juve và in B" "Perchè la mia tipa mi ha mollato?" "Dove andiamo in vacanza?" "Uffà!!La coda al casello!".Non lontano da noi si sta consumando un genocidio ed è giunto il momento di dire quali sono i fatti:
  • Si può bombardare una nazione uccidendo migliaia di civili innocenti, tra cui molti bambini, perchè in quella nazione sono rifugiati gli Hezbollah che hanno rapito due soldati israeliani?
  • Quando vale la vita di quei due soldati israeliani rapiti? Più di 1000 civili libanesi!!!
  • E la coppia del c... Bush - Rice cosa fanno? Aspettano di vedere annientati Libano e la Palestina?
Io mi vergogno di vivere nella nazione ricca e "democratica" mentre altrove si tira a sorte per sopravvivere.
Fa’ in maniera Gesù bello
che una scheggia de mitraja
spacchi er core a la canaja
c’ha voluto ‘sto macello!
Fa’ ch’armeno l’impresario
der teatro de la guera
possa vede sotto tera
la calata der sipario.
Fai ch’appena liberato
dalli barbari tiranni
ogni popolo commanni
ne’ la Patria dov’è nato.
(Trilussa)

(postato dal coblogger Condorbianco)

martedì 1 agosto 2006

Indulto


Chi ha votato per l'indulto al Senato


voto_senato.jpg
La legge sull’indulto è legge dello Stato. E’ una sconfitta della legalità, della giustizia. Il risultato di un patto tra forze politiche solo in apparenza antagoniste. Ognuno ha tirato fuori i suoi dalle carceri o dai processi.
Io ho deciso di non dimettermi per continuare a testimoniare nella mia funzione di ministro e in Consiglio dei ministri la necessità di uno Stato basato sulla legalità, trasparente verso i cittadini, rispettoso degli impegni presi in campagna elettorale.
Ritengo corretto, così come ho fatto per i deputati, pubblicare anche i nomi dei senatori che hanno votato per l’indulto, tratti dal sito www.senato.it

ALLEANZA NAZIONALE
Buccico Emilio Nicola, Curto Euprepio, De Angelis Marcello, Matteoli Altero, Saporito Learco, Valentino Giuseppe

AUT
Bosone Daniele, Molinari Claudio, Montalbano Accursio, Negri Magda, Peterlini Oskar, Pinzger Manfred, Rubinato Simonetta, Thaler Ausserhofer Helga, Tonini Giorgio

DC-IND-MA
Antonione Roberto, Cutrufo Mauro, Girfatti Antonio Franco, Manunza Ignazio, Massidda Piergiorgio, Pistorio Giovanni, Rotondi Gianfranco, Santini Giacomo, Saro Giuseppe Ferruccio, Stracquadanio Giorgio Clelio

FORZA ITALIA
Alberti Casellati M. E., Amato Pietro Paolo, Asciutti Franco, Azzollini Antonio, Baldini Massimo, Barba Vincenzo, Barelli Paolo, Bettamio Giampaolo, Bianconi Laura, Biondi Alfredo, Bonfrisco Anna Cinzia, Burani Procaccini Maria, Camber Giulio, Cantoni Gianpiero Carlo, Carrara Valerio, Casoli Francesco, Cicolani Angelo Maria, Colli Ombretta, Comincioli Romano, Costa Rosario Giorgio, D'Ali' Antonio, Dell'Utri Marcello, Fazzone Claudio, Ferrara Mario Francesco, Firrarello Giuseppe, Gentile Antonio, Ghedini Niccolo', Ghigo Enzo, Giuliano Pasquale, Grillo Luigi, Iannuzzi Raffaele, Iorio Angelo Michele, Izzo Cosimo, Lorusso Antonio, Lunardi Pietro, Malan Lucio, Malvano Franco, Marini Giulio, Mauro Giovanni, Morra Carmelo, Nessa Pasquale, Novi Emiddio, Palma Nitto Francesco, Pastore Andrea, Pianetta Enrico, Piccioni Lorenzo, Piccone Filippo, Pisanu Beppe, Pittelli Giancarlo, Possa Guido, Quagliariello Gaetano, Rebuzzi Antonella, Sacconi Maurizio, Scarabosio Aldo, Scarpa Bonazza Buora Paolo, Schifani Renato Giuseppe, Scotti Luigi, Stanca Lucio, Sterpa Egidio, Taddei Vincenzo, Tomassini Antonio, Vegas Giuseppe, Ventucci Cosimo, Viceconte G. Walter C., Vizzini Carlo, Zanettin Pierantonio, Ziccone Guido

IU-VERDI-COMUNISTI ITALIANI
Bulgarelli Mauro, Cossutta Armando, De Petris Loredana, Pecoraro Scanio Marco, Ripamonti Natale, Silvestri Gianpaolo

MISTO
Andreotti Giulio, Colombo Emilio, Cossiga Francesco, Del Pennino Antonio Adolfo Mar

MISTO-PDM
Fuda Pietro

MISTO.POP-UDEUR
Barbato Tommaso, Cusumano Stefano, Mastella Clemente

RIFONDAZIONE COMUNISTA-SE
Albonetti Martino, Alfonzi Daniela, Allocca Salvatore, Boccia Maria Luisa, Bonadonna Salvatore, Brisca Menapace Lidia, Capelli Giovanna, Caprili Milziade, Confalonieri Giovanni, Del Roio Josè Luiz, Di Lello Finuoli Giuseppe, Emprin Gilardini Erminia, Gagliardi Rina, Giannini Fosco, Grassi Claudio, Liotta Santo, Malabarba Luigi, Martone Francesco, Nardini Maria Celeste, Palermo Anna Maria, Russo Spena Giovanni, Sodano Tommaso, Tecce Raffaele, Turigliatto Franco, Valpiana Tiziana, Vano Olimpia, Zuccherini Stefano

UDC
Baccini Mario, Buttiglione Rocco, Ciccanti Amedeo, De Poli Antonio, D'Onofrio Francesco, Eufemi Maurizio, Fantola Massimo, Follini Marco, Forte Michele, Libe' Mauro, Maffioli Graziano, Maninetti Luigi, Marconi Luca, Monacelli Sandra, Naro Giuseppe, Pionati Francesco, Poli Nedo Lorenzo, Ruggeri Salvatore, Trematerra Gino, Zanoletti Tomaso

ULIVO
Adragna Benedetto, Amati Silvana, Angius Gavino, Baio Dossi Emanuela, Banti Egidio, Barbieri Roberto, Barbolini Giuliano, Bassoli Fiorenza, Battaglia Giovanni, Bellini Giovanni, Benvenuto Giorgio, Bettini Goffredo Maria, Bianco Enzo, Binetti Paola, Bobba Luigi, Boccia Antonio, Bodini Paolo, Bordon Willer, Bruno Franco, Brutti Massimo, Brutti Paolo, Bubbico Filippo, Cabras Antonello, Calvi Guido, Carloni Anna Maria, Casson Felice, D'Amico Natale Maria Alfonso, Danieli Franco, De Simone Andrea Carmine, Di Siena Piero, Enriques Federico, Fazio Bartolo, Ferrante Francesco, Filippi Marco, Finocchiaro Anna, Fontana Carlo Ferruccio Antoni, Franco Vittoria, Galardi Guido, Garraffa Costantino, Gasbarri Mario, Giaretta Paolo, Iovene Antonio, Ladu Salvatore, Latorre Nicola, Legnini Giovanni, Livi Bacci Massimo, Lusi Luigi, Maccanico Antonio, Magistrelli Marina, Magnolfi Beatrice Maria, Manzella Andrea, Manzione Roberto, Marino Ignazio Roberto Maria, Massa Augusto, Mele Giorgio, Mercatali Vidmer, Micheloni Claudio, Mongiello Colomba, Montino Esterino, Morando Antonio Enrico, Morgando Gianfranco, Nieddu Gianni, Palumbo Aniello, Papania Antonino, Pasetto Giorgio, Pegorer Carlo, Piglionica Donato, Pignedoli Leana, Pisa Silvana, Polito Antonio, Pollastri Edoardo, Procacci Giovanni, Randazzo Antonino, Ranieri Andrea, Roilo Giorgio, Ronchi Edo, Rossa Sabina, Rossi Paolo, Salvi Cesare, Scalera Giuseppe, Scarpetti Lido, Serafini Anna Maria, Sinisi Giannicola, Soliani Albertina, Treu Tiziano, Turano Renato Guerino, Turco Livia, Vernetti Gianni, Villecco Calipari Rosa Maria, Vitali Walter, Zanda Luigi, Zavoli Sergio Wolmar



(postato dal coblogger Condorbianco)