Visualizzazioni totali

martedì 6 maggio 2008

Gianfranco Fini, un uomo un perché


E' giunta l'ora di sparare a zero contro uno dei personaggi più controversi dell'era berlusconiana

Ipse dixit:

«Tolleranza zero per i giovani di Verona, ma più gravi i fatti della Fiera del Libro»

«Dietro l'aggressione non c'è alcun riferimento ideologico».

Dalla prima frase si deduce che per il "signor" fini è molto più grave il danno ad un qualcosa di simbolico, come una bandiera, piuttosto che un'aggressione di gruppo il cui movente rimane ancora sconosciuto. Purtroppo per fini il primo amore non si scorda mai:

da wikipedia
Inizialmente non era interessato alla politica, ma nel 1968, a sedici anni, si trovò coinvolto in scontri davanti ad un cinema dove un gruppo di militanti di sinistra contestava la proiezione del controverso film sul Vietnam Berretti verdi che lo spinsero all'iscrizione alla Giovane Italia. Molti anni dopo racconterà in un'intervista:


« Non avevo precise opinioni politiche. Mi piaceva John Wayne, tutto qui. Arrivato al cinema, beccai spintoni, sputi, calci, strilli perché gli estremisti rossi non volevano farci entrare. E così per reagire a tanta arroganza andai a curiosare nella sede cittadina della Giovane Italia. »

Sarà stata solo la sua passione per John Wayne?

Passa il tempo, cambiano gli amori che come sempre hanno degli alti e bassi:
Roma | 20 novembre 2007
E' rottura tra Fini e Berlusconi. Il leader di An: con me Silvio ha chiuso

Ma tutti sanno che non è andata così, la poltrona della camera gli è molto comoda.
Un personaggio del genere si commenta da sè!
P.S.:
Domanda al signor fini: Cosa c'è di ideologico nella violenza?

Nessun commento:

Posta un commento