Visualizzazioni totali

lunedì 31 dicembre 2012

Auguri

BUON ANNO ITALIA


Entro nel solito tabaccaio per comprare i miei sigari e il tabacco da pipa, e vedo un bel cartello, con su scritto: "Fatemi capire, i Maja hanno parlato della fine del mondo o di un anno di merda?" All'autore del cartello un bell'otto per la sintesi. In effetti il 2012 non è stato esaltante, direi. Ma non è colpa sua. Sono venuti al pettine i nodi di decenni di sperperi, aggravati da un ventennio di seconda repubblica (voto: tre) e da quasi un decennio di potere berlusconiano (voto: zero).

Ma è il momento di dare le pagelle.

Berlusconi: zero. Ondivago lo è sempre stato, ma ultimamente riesce a dire tutto e il suo contrario addirittura nella stessa intervista, nella stessa frase. Candido Monti, ma mi fa schifo. Caondiderei Alfano, ma scendo in campo io al suo posto perché lui non ci ha il quid. Il legame con la Lega è essenziale per vincere e battere i komunisti, ma possiamo vincere anche senza la Lega. Ho lasciato il potere per senso di responsabilità ma ho lasciato il potere perché travolto da un komplotto. Previsione: non arriva al venti per cento. Abbiamo visto che nel 2006 riuscì a recuperare il 6-7% di svantaggio in una campagna elettorale interminabile (da novembre ad aprile), e aveva ben altro appeal a destra di quanto ne abbia oggi, aveva l'appoggio del Vaticano e dei poteri forti, aveva alleata una Lega che viaggiava attorno al 10% (il venti, al Nord, il che gli diede il pareggio al Senato). Oggi ha meno appeal, meno tempo a disposizione, ha perso tutti gli appoggi, se avrà la Lega alleata, questa oggi vale il 5%. Inoltre è accerchiato. Non ha più solo da guardarsi dai Komunisti, ma anche da Monti e persino da Beppe Grullo. Quindi è disperato. C'è da aspettarsi che sfoderi qualche dossier falso su Monti o Bersani, come già fece con Fassino e Prodi.

Maroni:sei di incoraggiamento, giusto perché si ritrova per le mani un partito allo sbando. Recpuerare consensi non sarà facile per lui. Può sperare di conservare la Lombardia solo se si allea con Berlusconi, ma è un grosso rischio perché rischia la rivolta interna e la marginalizzazione definitiva. Previsione: non supera il sei per cento, se gli va bene.

Monti: troppo presto per giudicare. Se riuscirà a non cedere ai relitti umani presenti nell'UDC e a presentare liste pulite; se riuscirà ad aprire davvero al centrosinistra dopo le elezioni (perché c'è poco da dire, ci vorrebbe per lui un miracolo per superare il PD), allora meriterà otto. Anche perchè ha messo al primo posto dell'agenda-giustizia il conflitto d'interessi. Previsione: tra il venti e il venticinque, con buone probabilità di fare da ago della bilancia al Senato.

Bersani: otto per le primarie, cinque per le cose che sta dicendo su Monti. Gli attacchi preventivi verso di lui, benché condotti per ora con un certo garbo, non li capisco. Sarà una legislatura costituente, si spera, e avrà quindi bisogno dei centristi. Ha un vantaggio, secondo i sondaggi, blindato. Non ci capisce perché imposti la campagna contro Monti e non contro Berlusconi, che - non va dimenticato - per quanto ferito e politicamente morente rimane il grande nemico dell'Italia e va sconfitto de-fi-ni-ti-va-men-te. Ora, io capisco che bisogna pur far vedere che non si è montiani sennò si rischia di perdere voti a sinistra , si fa incazzare SEL e s'ingrassa Beppe Grullo, ma che bisogno c'è di infiammare i rapporti con il centro? Se si finisce a litigare col centro, Bersani, mi spiace, ma hai cominciato tu. Previsioni: non meno del 30%, più probabilmente attorno al 35. Se non fa cazzate.

Vendola: sei, in recupero. Sta moderando il suo massimalismo e ciò gli fa onore. Si spera che al di là delle trombonate che deve sparare per far stare buoni i suoi elettori più rossi e incazzati, si comporti nei fatti in modo più ragionevole di, per dirne uno, Bertinotti (due alla memoria). Previsioni. tra il sei e l'otto per cento.

Casini: otto alla furbizia, quattro in trasparenza. Che diavolo vuol dire che sarai lieto di sottoporre le tue candidature a Bondi, però i candidati dell'UDC li sceglie l'UDC? La vecchia ambiguità di democristiano non se ne vuole proprio andare, eh? Ha avuto l'acume di lasciare per primo Berluska al suo destino (tre a me, per la rima), un lustro fa, però ne è stato per una dozzina d'anni un reggicoda dei più fedeli. Lo stesso si può dire di Fini, con l'aggravante che se n'è andato dal PDL assai più tardi.

Montezemolo? Quattro. L'ho già detto altrove: http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2947502949930589969#editor/target=post;postID=3757766158098018410
"Un altro manager/imprenditore "prestato" alla politica, con un bel programma neoliberista, che ha passato la sessantina, è ossessionato dalla propria immagine, e si rivolge ai moderati "che non vogliono consegnare il Paese alla sinistra". 
Questa devo averla già sentita.
(…)
Certo, sempre meglio che un pazzoide puttaniere corrotto e corruttore, amico dei fascisti e dei razzisti, con una certa tendenza all'egocrazia. "

Grillo( voto zero. E basta.

Nessun commento:

Posta un commento