Visualizzazioni totali

giovedì 10 agosto 2006

Senza titolo



Non c'è limite al peggio...e al disgusto!
Ennesimo post sull'indulto-insulto

8 agosto 2006Piano per reinserire duemila beneficiati dall'indulto
di Celestina Dominelli

Un piano per il reinserimento nel tessuto sociale di duemila ex detenuti che hanno beneficiato del provvedimento di indulto licenziato dal Parlamento nelle scorse settimane: ad annunciarlo il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e il titolare del dicastero della Giustizia Clemente Mastella nel corso di una conferenza stampa.

«Attraverso il ricorso ad un ente strumentale come Italia Lavoro – ha detto Damiano – abbiamo messo a punto un progetto che consentirà a 2 mila beneficiari di svolgere un tirocinio formativo di 6 mesi presso alcune imprese e di disporre per tutta la durata del tirocinio, di un sostegno di 450 euro mensili. L’impresa che assumerà l’ex detenuto al termine del periodo di tirocinio riceverà una dote di mille euro». Per l’avvio dell’iniziativa il ministero ha stanziato 10 milioni di euro, cui vanno ad aggiungersi 3 milioni di euro messi a disposizione da Via Arenula, provenienti dai fondi della Cassa delle Ammende. Si tratterà di risorse, ha sottolineato il Guardasigilli, cui potranno accedere gli enti locali che sviluppino progetti territoriali di reinserimento lavorativo per i beneficiari dell’indulto. E, secondo i dati diffusi dallo stesso ministro nel corso della conferenza stampa, sarebbero 11.964 i soggetti che si sono già avvalsi del provvedimento, rispetto a1 15 mila che potrebbero potenzialmente beneficiare dell’atto di clemenza. 

Per favorire il rientro nella società il dicastero del Lavoro ha già preso contatti con alcune imprese e si avvarrà della collaborazione di Federsolidarietà, Lega delle Cooperative e Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) che coadiuveranno il ministero nella fase di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. L’obiettivo, ha osservato ancora Damiano, è evitare che gli ex detenuti possano sentirsi rifiutati. Come è accaduto a Palermo, ricorda il ministro. Dove da sabato scorso un gruppo di ex carcerati staziona davanti alla cattedrale del capoluogo siciliano per chiedere un lavoro. I duemila soggetti verranno individuati attraverso il coordinamento tra i due ministeri che esamineranno le richieste tenendo conto delle competenze e del percorso di ciascun individuo.

«E’ una prima risposta, intelligente nei termini e abbastanza esauriente – ha detto il Guardasigilli – anche verso chi ha manifestato una certa inquietudine nei confronti del provvedimento. E soprattutto un tentativo di predisporre forme di alternatività rispetto alla vita che questi individui hanno condotto quotidianamente in carcere». La platea dei beneficiari, ha aggiunto Damiano, potrà naturalmente allargarsi. «L’auspicio – ha evidenziato il titolare del dicastero del Lavoro – è che tutti possano avvalersi di questa possibilità. Se l’iniziativa avrà un successo superiore alle nostre aspettative i due ministeri si renderanno senz’altro disponibili per un incremento dei fondi che sostengono il progetto». L’obiettivo del piano è chiaro. Tranquillizzare l’opinione pubblica, ha aggiunto Mastella, «e facilitare il contatto con l’esterno per quanti possono avere difficoltà nell’inserimento». 

Il Guardasigilli si è poi soffermato sulla possibilità di un’amnistia tecnica sollecitata dall’Associazione nazionale magistrati che nei giorni scorsi aveva espresso più di qualche perplessità sui possibili effetti delle scarcerazioni. «I magistrati – ha detto Mastella - pongono un problema reale quando chiedono un' amnistia tecnica che smaltisca i processi per le persone che possono usufruire dell'indulto. Ma il problema è di difficile soluzione. Se ci sarà la volontà del Parlamento sarà un discorso, ma vedo la questione un po’ complicata». Il ministro ha poi aggiunto che ulteriori valutazioni saranno formulate «alla ripresa dei lavori parlamentari e di quelli del Csm: per ora i processi si faranno, anche se c'è bisogno di misure per alleviare la tartarughesca lentezza della giustizia italiana. Dopo la pausa estiva valuterò ogni aspetto con il Csm».

da http://www.ilsole24ore.com
E per tutti quei trentenni, quarantenni "onesti" e titolati che si sbattono da un'agenzia interinale all'altra, spesso senza trovare lavoro, cosa ha fatto questo governo? E la legge 30 che doveva essere modificata? 

O forse l'onestà al giorno d'oggi è diventata un optional?
Intanto l'on. Fassino cerca di dare delle risposte a chi chiede il perchè dell'indulto sul blog di Beppe Grillo motivazioni che sembrano non stare a galla.

(postato dal coblogger Condorbianco)

Nessun commento:

Posta un commento