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domenica 22 giugno 2008

Che fare?


"GVTTA CAVAT LAPIDEM"
(ORWELL)*


DUCE

Si veniva aggrediti a bastonate e coi coltelli  per aver attaccato manifesti contro il governo, la magistratura e la polizia arrestavano anche le vittime e lasciavano andare gli aggressori.
La stampa parlava di “risse tra opposte fazioni”, o al più di delinquenza comune.

I maggiori canali di comunicazione erano sotto stretto controllo governativo. Le notizie venivano passate al vaglio degli esponenti del governo, che esprimevano anche solo per telefono il loro beneplacito o il loro dissenso alla divulgazione.
Le rare voci libere erano aggredite, i giornalisti minacciati. Tra loro si era diffusa la prassi dell’autocensura.

Pochi giornali e – una sola emittente, peraltro pubblica e quindi sotto controllo governativo – erano tollerati ma dovevano muoversi con grande circospezione, e non di rado, intimiditi, facevano autocensura preventiva.
Ad ogni buon conto, si limitò la libertà di stampa. Furono previste pene per i giornalisti che dessero notizia di inchieste penali a carico dei potenti. Si cominciò a tentare di limitare il potere di indagine a carico dei maggiorenti del regime da parte dei magistrati .

I cittadini dissenzienti erano ridotti al silenzio da altri cittadini sotto l’occhio benevolo o sfuggente delle forze dell’ordine.
Ronde di sorveglianza di attivisti di partito sorvegliavano che gli appartenenti a etnie messe all’indice non protestassero.

I bambini appartenenti a quelle etnie venivano aggrediti verbalmente, umiliati e scacciati dai compagni di scuola e non di rado da adulti che li attendevano all’uscita.
Leggi speciali venivano studiate per limitare i diritti civili degli appartenenti a etnie non autoctone.

Si cominciò ad abituare la gente a pattuglie di militari in divisa armati, per le strade, con compiti di prevenzione e non di repressione.
Si bollarono come “sovversivi” i magistrati che indagavano sugli sconci dei potenti.
Si fecero leggi e decreti per garantire l’impunibilità dei corrotti di regime.

Si posero allo studio progetti per la riscrittura dei libri di storia al fine di legittimare i partiti che si rifacevano a certe ideologice macchiatesi in passato di dittatura e atrocità, svilendo il ruolo di chi era morto per la libertà.


*1984 ?
No: 2008.
Domanda: E Beha? E Pansa? Dove sono? Come mai non scrivono libri su questo argomento?

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