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mercoledì 4 giugno 2008

Clima prefascista

IL SONNO DELLA
RAGIONE

adunoceanic


Domenica scorsa, tornando da Genova per una scampagnata, ho perso la targa anteriore dell'auto. Non so dove, deve essersi sganciata in autostrada. Poco male, è una piccola seccatura.
Diligentemente, la mattina seguente mi reco alla locale stazione dei Carabinieri per fare regolare denuncia di smarrimento.
Sono il primo. In una saletta di attesa, chiusa a chiave, siede un tizio in evidente stato d'arresto. Il piantone parla al telefono con una pattuglia. Dopo pochi minuti di attesa, entra una signora anziana, una vecchietta dai dolci occhi azzurri, e una coppia: lui un omone sui cento chili, ma non grasso, semmai molto muscoloso, lei minuta, alta, biondiccia. Infine un altro omone, bermuda e canottiera.
Dopo un po' si inizia a chiacchierare. La vecchina mi fa: "Deve fare anche lei una denuncia? Cos'è, furto o aggressione?" "Smarrimento." Colgo della delusione, si gira agli altri e pone la stessa domanda. Si tratta di una aggressione e di un furto.
La vecchina si lancia in una specie di comizio (cerco di citare testualmente):
"Maledetti, bastardi, è ora di finirla! Ma adesso è finita la festa: uno per uno li beccano tutti, Maroni si è messo a fare sul serio! Per fortuna, era ora di avere un governo così, mica come quegli altri che li difendevano anche!"
Omone numero uno: "Lei pensi che che io sono intervenuto per difendere lei" (indica la ragazza), "e l'altro mi ha pure denunciato!"
Omone numero due: "E io, io sono due furti in cinque giorni! Sono appena stato assunto ed è la seconda volta che mi fregano il gasolio dal serbatoio! Bisognerebbe sbatterli tutti in galera e buttar via la chiave!"
Vecchina: "Ci vorrebbe la pena di morte, altre che!"
L'omone dell'aggressione viene chiamato per primo, fa la sua denuncia e se ne va.
La vecchina riattacca la filippica: "Questi Rom vanno sbattuti tutti fuori al più presto, avete sentito cosa hanno fatto a quella coppia lì?"
Io, che non resisto più: "Scusi, signora, ma come fa a dire che era un Rom?"
"Vabbè, se non è stato un Rom sarà stato un marocchino, un albanese, uno di quelli lì..."
"Eh no, signora, lui non ha detto niente in proposito. Come fa a dire che era uno straniero? E se fosse un italiano?"
Apriti cielo. Mi ritrovo circondato. Omone e vecchina mi si avvicinano minacciosi. "Ma lei sarà mica tra quelli che li difendono anche?", fa lei. Ma la cosa più ridicola la dice lui: "Gli italiani queste cose non le fanno!"
Il carabiniere di guardia sente il casino e ci osserva. Forse per questo non vengo aggredito. Silenzio di qualche istante.
Riattacca la vecchina: "Certa gente dovrebbe pensare a chi vota, invece di difenderli, e inalberarsi perché si parla dei crimini dei Rom."
"Scusi, eh, signora, ma io mica mi sono inalberato, le ho solo fatto una domanda, le ho chiesto come faceva a dire a priori che si trattava di uno straniero."
La vecchina fa, sdegnosa: "Beh, se lei vuole difenderli, è un problema suo. E quel carabiniere lì, io lo conosco. E' lo stesso che ho visto quando abbiamo fatto la manifestazione contro il campo Rom" (dietro casa mia ne hanno costruito uno, qualche anno fa: mai sentito dire di furti o scassinamenti o aggressioni, da allora). "E' quello che ci impediva di bloccare la strada. Allora mi ricordo che gli ho detto che se non mi faceva passare, sarei passata io sopra di lui con la macchina. Sapete cosa mi ha detto? Mi ha detto signora, non dica così perché come pubblico ufficiale dovrei arrestarla per minacce. Ma questi da che parte stanno? I Rom vengono qui, picchiano rubano ammazzano stuprano e poi vogliono arrestare me! Roba da matti! Ma adesso ci pensa questo governo..."
Non mi sento di aggiungere altro.

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