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venerdì 25 maggio 2007

Ahi ahi paparatzi...


SEMPRE PIÙ IMBARAZZANTE, SANTITÀ

Chichi

A PROPOSITO DELLE "FALSITÀ" CHE SAREBBERO CONTENUTE NEL FILMATO ACQUISTATO DALLA RAI, leggo, sul blog "bananabis", a firma "ttosca", le righe che seguono, e che pubblico senza commento:
"Benedetto XVI, quando era cardinale e Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, è stato indagato negli USA per aver ostacolato la giustizia (Obstruction of justice).
L’allora cardinale Joseph Ratzinger ha infatti chiesto, tramite l’epistola De Delictis Gravioribus datata 18 maggio 2001 e rivolta a tutti i vescovi del pianeta, di non testimoniare in tribunali civili
(pena la loro scomunica). Ciò ha riguardato anche casi di molestie sessuali che furono perpetrati da parecchi sacerdoti negli Stati Uniti (molti dei quali su minorenni).

Nel documento, Ratzinger scrisse che "nei Tribunali costituiti presso gli ordinari o i membri delle gerarchie cattoliche solamente i sacerdoti possono validamente svolgere le funzioni di giudice, promotore di giustizia, notaio e difensore" ribadendo che "le cause di questo tipo sono soggette al segreto pontificio" e che si sarebbero dovuti attendere che le vittime minorenni avessero compiuto la maggiore età, per rivelare le accuse (ottenendo in questo modo, spesso, la prescrizione dei reati, a quel punto non più perseguibili).

Tale documento quindi, appariva essere un aggiornamento del discusso Crimen sollicitationis datato 1962.

Il 20 settembre 2005, il Dipartimento di Stato statunitense ha accolto la richiesta di concedere al Santo Padre l’immunità diplomatica, in quanto capo in carica di uno Stato sovrano. Tale richiesta era stata inoltrata dalla nunziatura apostolica direttamente al presidente statunitense George W. Bush il 16 agosto 2005 dopo che il papa non si presentò in uno dei processi nel quale fu chiamato a rispondere del reato di ostruzione alla giustizia della contea di Harris nel texas (nell’ambito del processo a Juan Carlos Patino-Arango, seminarista colombiano accusato di abusi sessuali su minori). "

Dopo aver letto quanto sopra, ho debitamente richiesto a ttosca le sue fonti, e mi ha risposto, sullo stesso blog, che tali fonti sono il "sito dei fan di Joseph Ratzinger (http://www.ratzinger.it/)", dove " sono archiviati molti documenti emessi dal Cardinale, durante la sua lunga carriera ecclesiastica. ", e la "pagina http://www.ratzinger.it/modules.php?name=News&file=article&sid=202", dove si trova
"il documento di aggiornamento del Crimen Sollicitationis (originariamente emesso nel ‘62, quando il futuro papa era ancora un professore insigne). Vi suggerisco di leggerlo a fondo: in effetti viene imposto il segreto sui crimini sessuali commessi dai chierici sui minori. Non c’è alcun riferimento alla sede della consumazione del reato.

Quindi il documentario, che in effetti fa sembrare sia stato Ratzinger a emettere in origine il Crimen, fa confusione ma non nella sostanza. Ratzinger confermò il Crimen (con alcune differenze, tipo l’età delle vittime alzata a 18 anni). "
Attendo la smentita del Vaticano, o della CEI.

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