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lunedì 23 luglio 2007

Forleo e Mastella


E insomma,
vediamo di capirci qualcosa.

DAmbrodio

La Forleo? Ecco il parere di uno che se ne intende, il senatore ed ex procuratore di Milano Gerardo D’Ambrosio.
E’ un pezzo dell’intervista da lui rilascia a La Repubblica di oggi:

Tra Mastella e Di Pietro da che parte sta?
Non ho letto le ordinanze, ma mi pare che il gip abbia usato le intercettazioni come se volesse imporre al pm l’iscrizione nel registro degli indagati e la formulazione di un’imputazione. Se è così, la Forleo ha sbagliato, perché non è questa la fase processuale in cui può chiedere un’imputazione coatta su cui poi si pronuncia il gup. Doveva aspettare la richiesta di archiviazione.

Ha ragione chi contesta alla Forleo di avere “fatto il PM"?
Sto alla procedura. Il pm chiede l’utilizzo di alcune intercettazioni per provare la colpevolezza di Consorte. Il gip, sentite le parti, deve solo decidere se quegli ascolti sono rilevanti per l’imputato. Non deve pronunciarsi su altre persone che non sono indagate.

Per Mastella la Forleo va contro la Costituzione. Sbaglia?
Il gip di Milano poteva fare a meno di scrivere quello che ha scritto sui parlamentari, a meno che non abbia  ritenuto di farlo perché, se avesse seguito solo l’indicazione del pm, non avrebbe avuto alcuna probabilità di ottenere l’autorizzazione. Forse, in questo modo, si è voluta lasciare aperta una porta in più dicendo che le intercettazioni non sono solo utili per Consorte, ma che potrebbero provare anche il coinvolgimento di altre persone. Ma ha sbagliato quando ha messo questi concetti nell’ordinanza e non in una richiesta specifica ai vertici del Parlamento. (…) Le intercettazioni dovevano essere mandate alle Camere “entro dieci giorni”. (…) La Forleo avrebbe dovuto decidere solo sulle richieste di acquisizione delle parti e motivare quali riteneva indispensabili e quali andavano distrutte. Poi, con una richiesta riservata ai soli Presidenti di Camera e Senato, che quindi hanno tutto il diritto di contestarla, avrebbe potuto spiegare quanto fosse importante dare il via libera (…) invece ha messo nell’ordinanza più di quanto fosse necessario, anticipando un giudizio che nessuno le aveva chiesto e che pertanto non poteva emettere. (…)

Le due giunte devono dire sì?
Se non lo fanno si alimenteranno solo i sospetti che la Forleo aveva ragione.

Che dovrebbe fare Fassino?
Se fossi al suo posto sarei favorevole, perché ormai le conversazioni sono sulla bocca di tutti. A questo punto vorrei sapere se il pm  mi iscrive e se lo dovesse fare avrei almeno la possibilità di difendermi.

Detto tutto questo,  direi proprio che:
  • La Forleo - che pure stimo - ha sbagliato, e non solo sul piano procedurale, in quanto ha già detto che i parlamentari sono "complici".
  • D'Ambrosio ha ragione, i politici (non solo Fassino) dovrebbero non frapporre ostacolo: e non soltanto all'utilizzo delle intercettazioni, ma anche alla loro libera divulgazione a mezzo stampa.
  • Quindi Mastella ha ragione in punto di diritto, ma in punto di politica dò ragione a Di Pietro.
  • Voglio proprio vedere cosa dicono adesso i leghisti, che si erano scagliati contro la Forleo, due anni fa, "colpevole" di non aver sbattuto in galera dei presunti terroristi islamici.

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