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giovedì 5 novembre 2009

Senza titolo


SI FA PRESTO A DIRE TRADIZIONI

Foto suora in topless su Facebook


Credo che a Gesù non interessasse un bel nulla di vedere la propria effigie nei palazzi dell'imperatore. Per questo ho apprezzato molto questo post di Phoebe, che qui ritrascrivo per sua gentile concessione.


"E così, grazie alla “folle” battaglia di una madre di Abano Terme, in sette anni ci siamo arrivati.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (mica un magistrato comunista qualsiasi, eh!) ha dichiarato illegittima la presenza ancestrale del crocefisso nelle scuole. 
Il putiferio scatenato da questa sentenza non è paragonabile nemmeno alla dichiarazione di guerra dell’Iran alla Svizzera.
Lo sdegno è superiore a quello per gli attentati in Afghanistan.
La rabbia è così forte che tutti (ma proprio TUTTI) hanno qualcosa da dire.

La Carfagna minaccia ricorsi ed interventi divini, non prima di aver acceso due lumini votivi. Gli stessi, per inciso, con cui ha bruciato i negativi dei suoi passati calendari.
Per Bersani (Pretino, lo sapevo!!! Ho fatto bene a non votarti, servo!!) è una sentenza folle ed insensata.
Calderoli è stato preso da un coccolone. No, rimettete nel cassetto le trombette. S’è salvato!
Pretini, pretucoli e preti d’alto bordo minacciano di chiamare il principale per lamentarsi e far scagliare un fulmine in testa agli eretici. Finora han trovato la segreteria, ma prima o poi Lui risponderà, ne sono certi.

In genere, il commento più diffuso è stato”è una nostra tradizione, fa parte della NOSTRA cultura e non va cambiata”, la mia opinione è che anche la dote, la fuitina, la patria potestà, il reato di aborto e tante altre cose ne facevano parte ed ora NON CI SONO PIU’.

Una volta, nemmeno tanto tempo fa se si tiene conto dell’età della terra, vivevamo nelle caverne scarabocchiando icone con punte di selce scheggiate bisonti e divinità. E’ stato così per secoli, come ne siamo usciti? Eppure, era la nostra tradizione, la nostra cultura.
E qualche ominide primitivo quando il primo folle iniziò a costruire una capanna qualcosa da dire ce l’avrà avuta di sicuro.
E se sono d’accordo sul fatto che la motivazione data dalla Corte sia opinabile , il problema non è che il crocifisso “una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” ma che nella nostra Costituzione Italiana non c’è scritto che il nostro Stato è improntato alla religione cattolica.
Il nostro è uno stato LAICO, signori, che vi piaccia o meno. L’Assemblea Costituente fece questa scelta illuminata più di 60 anni or sono e ne sono orgogliosa, perché all’epoca non deve essere stato affatto facile.
Lo stato è LAICO. Non esiste una religione di stato.
No, zitti. Shhhh!
Carta canta, signori miei.

Per me la cosa giusta sarebbe niente ora di religione a scuola ma un’ora di Storia delle Religioni e niente crocifissi in uffici e scuole pubbliche. Io, mio figlio a catechismo ce lo mando il pomeriggio, semmai.
E ve lo dice una che alle elementari era accompagnata a messa dalle maestre, pensate un po’.
E che ci mettiamo là, sul muro? Lì, dove c’è rimasto il segno del chiodino? Allah, come dicono quelli che hanno paura di perdere la propri “identità culturale”?
No, niente santi o icone.
Ma la foto, con una bella cornicetta, del Presidente della Repubblica. O anche del Presidente del Consiglio, ne possiamo parlare. Purché si tratti di una autorità dello Stato, eletta da tutti i cittadini in uno stato libero.
Di cui dobbiamo essere TUTTI fieri ed orgogliosi di appartenere: cattolici, musulmani, ebrei, testimoni di Geova, agnostici ed atei.

Lo trovate davvero così scandaloso?"

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