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giovedì 19 aprile 2007

Fiato alle trombe, Turchetti!


Domande alla C.E.I.
Domande da un miliardo di Euro.

La ripartizione dei fondi Otto per mille assegnati alla Chiesa cattolica
dal 1990 al 2000 (fonte: CEI)



Ripartizione 8x1000
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
in miliardi di lire
Assegnazioni totali
406
406
406
587
702
870
1.454
1.383
1.328
1.463
1.229
Esigenze di culto pastorali
73
108
113
139
166
285
607
624
585
711
436
Alle diocesi
35
45
45
60
63
90
229
229
229
229
229
(per culto e pastorale)
Nuova edilizia di culto
30
45
50
59
73
125
143
150
143
148
105
Iniziative di rilievo nazionale
8
18
18
20
30
70
135
145
133
214
97
Tutela dei beni culturali ecclesiastici
--
--
--
--
--
--
100
100
80
120
5
Interventi caritativi
53
88
93
105
126
195
283
283
261
266
244
Alle diocesi (per la carità)
20
30
30
40
40
60
133
133
133
133
126
Terzo Mondo
30
50
55
59
76
125
140
140
120
125
105
Iniziative di rilievo nazionale
3
8
8
6
10
10
10
10
8
8
13
Sostentamento clero
280
210
200
343
410
390
565
476
482
486
549
Sostentamento del clero
280
210
200
343
410
390
555
467
482
485
549
Assistenza domestica clero
--
--
--
--
--
--
10
9
--
1
1

(mld lire)
Guardo questo grafico (tratto da http://www.sovvenire.it/rendiconto/sez2.html#Nuove Chiese), e mi pongo delle domande.


La prima: le assegnazioni totali sono ferme per tre anni (1990-1992) in cui l’inflazione è ben più alta di oggi; poi crescono del 44% nel ’93, 29% nel ’94, del 24% nel ’95, del 67% (!!) nel ’97 (dichiarazione dei redditi riferita al ’96).
Poi – dal secondo anno di governo del centrosinistra, le assegnazioni totali si fermano. Sento strani odori. Chi mi aiuta a reperire i dati degli anni successivi al 2000?


La seconda.
I soldi destinati dalla chiesa a "interventi caritativi" (per il solo 8 per mille, che non è l’unica voce pro-chiesa a gravare sul nostro bilancio) ammontano a una percentuale che si colloca tra il 13% e il 20%. Nel 2000, una cifra corrispondente a 126 milioni di euro.
Il resto se ne va in beni immobili della chiesa (35%) e sostentamento del clero (45%), per circa 509 milioni di euro


La terza.
La chiesa fa una campagna mediatica e pubblicitaria martellante, su tutte le TV nazionali, per ricordarci dell’otto per mille. Io non sono un pubblicitario.
Ma mi piacerebbe sapere – per curiosità – se quanto la chiesa spende in pubblicità (spero proprio che lo spenda lei, ci mancherebbe anche che i soldi che li metta qualcun altro) è una cifra superiore o inferiore a quel misero 20% di interventi definiti "caritativi".
Perché è con quelli che la chiesa giustifica la richiesta dell’8 per mille.


L’ultima. Solo un terzo degli introiti da 8 per mille, della chiesa, è per esplicita volontà dei cittadini. Gli altri, nemmeno crocettano quel campo della dichiarazione dei redditi, se ho ben capito.
Quindi, solo un terzo del quasi miliardo di euro che già nel 2000 andava al vaticano sarebbe davvero fonte di volontà dei fedeli. Se (facciamo un’ipotesi, eh), all’improvviso gli altri due tersi di Italiani, quelli che non crocettano, si mettessero a destinare il proprio 8 per mille ad altri beneficiari (non so: lo Stato magari), alla chiesa resterebbero in tasca "solo" circa 300 milioni di euro. Domanda facile-facile: credete che la chiesa manterrebbe fermo il finanziamento per "interventi caritativi" (126 milioni, nel 2000), o credete che li ridurrebbe in proporzione?

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