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lunedì 27 novembre 2006

Brogli e sospetti


Ho guardato con attenzione il DVD che è al centro delle polemiche di questi giorni
CONSIDERAZIONI GENERALI SUL FILM DI DEAGLIO

L'ho guardato, sissignori. E l’ho guardato non tanto per informarmi (avevo già letto "Il broglio", e sono in contatto con amici e amiche che si occupano lodevolmente della vicenda in termini seriamente documentali).
L’ho guardato per metterlo alla prova, scovarne eventuali debolezze.
Ne ho cavato alcune riflessioni.
  1. Girano per il Web personaggi incazzosi quanto mai, che strillano a ogni piè sospinto, anche verso di me, che "quando parlavamo di Telekom Serbia e della vendita di SME e delle porcherie perpetrate da Prodi & C., continuavate a ripeterci che per dire certe cose ci vogliono le prove; quindi adesso tocca a voi".
  2. Questi personaggi fingono (?) di non capire che il DVD di Deaglio non afferma delle conclusioni: elenca onestamente dei sospetti, suffragati da fatti, e Deaglio è il primo a dichiarare onestamente che le prove ancora non ci sono e che anzi serve urgentemente un’inchiesta proprio per far luce su strane cose realmente accadute.
  3. Costoro fingono di ignorare che non è Deaglio, né tanto meno Prodi, e in fondo nemmeno io e quelli che come me la pensano sulla vicenda, a dover far luce su di essa. Sarà la magistratura ad occuparsene, ma sarebbe stato preferibile se il ministro degli interni (non solo Pisanu, ma anche quello attuale) ci spiegassero in maniera convincente delle evidenti anomalie.
  4. Sia il caso Telekom Serbia sia la faccenda di SME sono già stati oggetto di inchieste anche giudiziarie, e Prodi & C. ne sono sempre usciti puliti; anzi nel caso Telekom a uscirne sporchi, semmai, sono coloro che l’hanno montato anche mediaticamente, essendo emerso in maniera manifesta che si reggevano su testimonianze false e su prove fabbricate ad arte e nemmeno tanto bene.
  5. Di conseguenza, dire a Deaglio e a chi ha gli stessi suoi dubbi "fuori le prove" è come dire a uno, che sporge denuncia contro ignoti perché si è trovato la casa svaligiata, "fuori il nome del ladro".
  6. Deaglio prima di avanzare sospetti ha cercato di vedere se effettivamente le sue ipotesi avrebbero potuto verificarsi. Non dice che si siano effettivamente verificate.
  7. Tutto questo lo dico e lo ripeterò fino alla nausea perché Deaglio chiede da cittadino, e con pieno diritto, di fugare (se si è nelle condizioni di poterlo fare) dei legittimi sospetti, basati su dati reali e su fatti effettivamente accaduti.
E adesso, buona visione.

1 commento:

  1. Beh,la magistratura ha detto che Deaglio aveva torto e che le sue non solo non erano prove,ma neanche indizi.
    Infatti ad esempio le schede bianche sono rimaste basse anche nel 2008 e nel 2013 col CDX fuori dal ministero,furono solo 485000 nel 2008 e solo 395000 nel 2013,quindi in linea con le solo 440000 del 2006.
    A meno di non affermare che il CDX posa avere ripetuto l'imbroglio anche nel 2008 e nel 2013.

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