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mercoledì 30 settembre 2009

Non ci resta che il pernacchio


Ecco il testo del gustoso “fondo” di Travaglio sul “Fatto quotidiano” di ieri.

CHIAMATE
L’AMBULANZA

la mia risposta


"Messaggio riepilogativo a reti unificate. L’opposizione non deve opporsi, infatti per fortuna non lo fa. I giornalisti non devono farmi domande, a parte quelle che suggerisco io. I fotografi non devono fotografarmi, tranne i miei. I sindacati non devono sindacare. I magistrati non devono indagare sulle stragi di mafia, cioè su di me, perché quella è roba vecchia. 

E Mangano era un eroe, infatti non ha fatto il mio nome né quello di Marcello. I giudici non devono interpretare né contestare le leggi, e se la Costituzione glielo consente, è sbagliata la Costituzione. La corte Costituzionale non si deve permettere di giudicare incostituzionali le mie leggi incostituzionali; chi si crede di essere: la Corte Costituzionale? Il Capo dello Stato deve firmare quello che gli mando io e basta, come del resto ha sempre fatto. 

I tribunali devono condannare tutti gli immigrati a prescindere e assolvere tutti i miei amici a prescindere. Io posso denunciare gli altri, ma gli altri non possono denunciare me. I portavoce della Commissione Europea non devono portare la voce della Commissione Europea, se no usciamo dall’Europa. I parlamentare non devono votare perché mi fanno perdere tempo. Bastano e avanzano i capigruppo. L’Onu non deve fare l’Onu, altrimenti usciamo pure dall’Onu. La Chiesa non deve impicciarsi nei diritti umani degli immigrati e di Dino Boffo, ma solo nelle faccende di sua competenza: scuola privata, ICI; fecondazione assistita, testamento biologico. Il Papa deve dare la comunione ai divorziati, o almeno a uno: io. Gli Italiani devono sposarsi in chiesa e avere una sola famiglia, eccetto me e le mie famiglie. 

Michelle Obama, la moglie abbronzata dell’abbronzato, deve baciarmi e all’occorrenza lasciarsi dare una palpatina. Mia moglie non deve chiedere il divorzio da me, io invece posso chiederlo da lei. Fini non deve avere delle idee, se gliene vengono, se le tenga per sé. I pubblicitari non devono fare pubblicità ai giornali che non sono miei e alle tv che non sono mie(fra l’altro, pochissime). La Rai deve controllarla il governo, quando al governo ci sono io; quando invece sto all’opposizione, il controllo spetta alla Vigilanza, cioè all’opposizione, cioè sempre a me. Santoro e la Gabanelli non devono raccontare cose vere, se non è giornalismo e si mette in cattiva luce Vespa. 

I miei giornali invitano gli elettori di centrodestra a non pagare il canone Rai, così lo stipendio a Minzolini, Mazza, Orfeo, Liofredi, Masi, Vespa e gli altri amici lo pagano gli elettori di sinistra. La crisi finanziaria non esiste, è un’illusione ottica delle gazzette di sinistra: basta non parlarne e sparisce. I contribuenti devono smetterla di lamentarsi delle tasse troppo alte: gli faccio un condono all’anno, possibile che non capiscano? I registi non devono fare film non prodotti da me, altrimenti non sono capolavori, ma culturale. 

Gli insegnanti non devono insegnare. Le escort non devono farsi pagare, altrimenti addio alla gioia della conquista. I tenori degli enti lirici devono andare a lavorare nei campi, fannulloni che non sono altro. Il Carnevale di Viareggio non deve fare carri allegorici su di me, caso mai su Mao, Stalin, Pol Pot e Di Pietro. Non ho nulla a che vedere con il Giornale di Feltri, ma mi dissocio dal Giornale di Feltri. Kakà e Leonardo mi remano contro. Fini è un nano. Sono alto un metro e settantuno e nessuno deve più permettersi di essere più alto di me, il che fra l’altro è impossibile. Sono il miglior Presidente del Consiglio dai tempi di Mario e Silla: me l’ha detto anche Alcide De Gasperi, che mi è stato presentato l’altro giorno da don Sturzo in conference call con Luigi Einaudi.
(Lo portano via)"Ed ecco la lettera di un lettore de Il Giornale, regolarmente pubblicatavi:

"Non riesco a capacitarmi del fatto che si tolleri con tanta leggerezza il proliferare di giornali nuovi, vedi quello di Marco Travaglio, l’uomo più viscido della sinistra disfattista e sempre alla ricerca di nuovi modi per indebolire il premier, vista la continua ascesa dello stesso nel consenso degli italiani. 
Possibile che l’avvocato Ghedini non riesca a trovare un reato plausibile per la chiusura di queste «vipere» che strisciano con il continuo intento di mordere il premier e causarne la morte politica? Un giornale che palesemente offende e denigra il capo del governo va subito chiuso. Lasciamo poi le critiche a chi è nato per criticare tutti gli avversari politici. 
Una volta creato l’esempio gli altri giornali di sinistra si guarderanno dal continuare ad offendere il premier e la sua coalizione. Possibile che non si riesca a trovare una norma che preveda l’attentato morale al capo del governo? 
Io credo che l’unica soluzione a questo continuo stillicidio di calunnie sia quello di rispondere con i sistemi usati (che io non approvo) da Putin nei confronti della Georgia, e della Cina nei confronti dei monaci tibetani: «La forza». Dopo una serie di bastonate inflitte a Franceschini, D’Alema, Travaglio, Santoro e Maurizio Mannoni, si vedrebbero subito i risultati, si vedrebbe il ritorno del rispetto nei confronti di Berlusconi."

PS: nell'ultimo comizio ha detto che lui governerà per sempre. A qualcuno sembra matto.  A me sembra un programma politico.

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