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venerdì 23 marzo 2007

Informazione malDESTRA


Post tratto dal sito www.camelotdestraideale.it – S’intitola “disoccupazione ancora in calo”


ECCO UN ESEMPIO DI DISINFORMAZIONE

“La ripresa economica in Italia è in atto dall’autunno del 2005, e ovviamente questo produce effetti positivi anche sulla crescita occupazionale. Nel 2006, infatti, il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,7% del 2005, al 6,8%.
Da notare una cosa, che è fondamentale. E che riporto da Repubblica:
“La crescita dell’occupazione è dovuta per il 46% all’aumento dell’occupazione a tempo determinato e per il 28% all’occupazione a tempo indeterminato degli stranieri”.
Il che significa due cose inconfutabili.
La prima è che la legge Biagi è eccelsa: e garantisce occupazione, che senza di essa non vi sarebbe.
La seconda è che la tanto vituperata legge Bossi-Fini, riesce a garantire occupazione seria e stabile agli extracomunitari.”

Questo furbacchione qui si guarda bene dal citarli tutti, i dati Istat pubblicati da Repubblica, e che a questo punto riporto io qui:
 trend disoccupati
Come vedete, la disoccupazione iniziò a calare nel 1999, a detta di tutti gli esperti anche per effetto del famoso pacchetto Treu (Ministro del Lavoro del governo Prodi) – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 luglio 1997.
Nel periodo 1998-2002, cioè nel quinquennio che va dalla legge di Treu alla legge Biagi, la disoccupazione calò dall’11,3 all’8,6% (-2,7%, cioè lo 0,54% l’anno, che in realtà però è lo 0,675 perché il calo inizia nel ‘99). Se il furbacchione di cui sopra avesse ragione, a questo punto dovremmo osservare un’accelerazione del fenomeno. Cioè dovremmo avere un calo più veloce, o – considerando che dopo c’è stata la crisi – almeno non un rallentamento.
Invece abbiamo che tra il 2003 e il 2007si cala dall’8,6% al 6,8%: meno 1.8, cioè lo 0,36%.
Come possa il furbacchione pensare di dimostrare con questi dati che il calo della disoccupazione dipenda dalla legge Biagi, mi è incomprensibile. Definirla “eccelsa, poi, mi sembra davvero una barzelletta, anche se personalmente non ho condiviso lo stridore ideologico contro di essa, che mi sembra pasticciata, sì, arruffona, d’accordo, complicata senza dubbio, anche inutile ma non dannosa in sé.
Al lettore meno esperto, poi, la seconda affermazione, quella relativa alla Bossi-Fini, potrebbe sembrare oscura; lo è assai meno, se si considera che insieme alla Bossi Fini vennero regolarizzati qualcosa come mezzo milione di extracomunitari, che già lavoravano in Italia ma non comparivano tra gli occupati per ovvi motivi. Il che significa che del calo verificatosi da allora ad oggi la metà circa non consiste in nuovi posti di lavoro, ma semplice emersione del “nero” extracomunitario.
E costui ha l'ardire di definire "inconfutabili" le sue asserzioni.
Da ridere o da piangere?

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