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domenica 25 aprile 2010

Fratelli d'Italia


SE SI PARLA DI PATRIA E LIBERTA'


Pertini


Se si parla di Patria e Libertà, non mi sento più di sinistra. Mi sento italiano.
Se si parla di Patria e Libertà, mi ricordo quando ero volontario in Friuli per il terremoto, con gli Alpini. Lì non contava l’essere del Nord o del Sud, né socialisti o democristiani, né comunisti o liberali, né repubblicani o socialdemocratici. Contava esserci. E non passava nemmeno per la testa di pensare che si stesse aiutando qualcuno che non parlava il nostro dialetto. Contava curare feriti, tirare su delle tende, allestire ospedali da campo, distribuire cibo e acqua e bevande calde, contava una parola di conforto, contava distribuire abiti usati e coperte a altri Italiani come noi.

Se si parla di Patria e Libertà, oggi non m’importa se il mio compagno di viaggio è Di Pietro o Fini, Bertinotti o Bersani o Casini. Non gli chiedo la carta d’identità. Basta che lottiamo dalla stessa parte.
Se si parla di Patria e Libertà, quello che conta è farsi sentire per la Patria, unita e coesa, contro le assurde divisioni di campanile; quello che conta è scongiurare una deriva balcanica per la nostra terra. Quello che conta è evitare che la parte più povera del Paese, per quanto abbia le sue colpe, sia abbandonata a sé stessa dall’egoismo di quella più ricca.

Se si parla di Patria e Libertà, io sto con la Costituzione. E se qualcuno, si chiamasse anche D’Alema, la vuole svendere al primo palazzinaro affarista che passa, per me è un traditore.
Se si parla di Patria e Libertà, io sto con la legalità. Quella vera, quella che applica lo spirito della Costituzione e non lo stravolge. Quella che pone al primo posto la Persona e i diritti umani.
Se si parla di Patria e Libertà, dico alto e forte che un faccendiere immanicato con la mafia, che non sa spiegare da dove ha preso i soldi, che ha evaso miliardi di tasse e se ne vanta, ha resuscitato il razzismo, controlla l’informazione, vuole occupare tutti i posti di comando e vuole riscrivere la Storia a suo uso e consumo, vuole svuotare la scuola pubblica, è un volgare delinquente e come tale a me non interessa affatto se è riuscito a farsi seguire da  milioni di Italiani  avendoli sedotti con la menzogna: uno c’era già riuscito ben prima di lui. E proprio il suo seguito elettorale lo rende ancor più pericoloso per la Democrazia.

Se si parla di Patria e Libertà, dico alto e forte che le foibe e Piazzale Loreto sono state delle atroci nefandezze. Ma che questo non cancella affatto che chii è stato appeso a Piazzale Loreto era un criminale e che i valori per i quali si batté erano sbagliati e inumani.
Se si parla di Patria e Libertà, dico alto e forte che per fortuna non abbiamo avuto il comunismo in Italia, ma che dobbiamo ringraziare anche i comunisti se abbiamo la democrazia.
Se si parla di Patria e Libertà, dico alto e forte che mettere sullo stesso piano fascisti e antifascisti è giusto solo sul piano umano (i morti si rispettano), ma che i primi avevano torto e i secondi ragione.
E che verso i secondi dobbiamo sentirci in debito, mentre verso i primi possiamo solo perdonare.

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