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sabato 24 aprile 2010

Tentato regime/4


(dal sito di Li bertà e Giustizia, quarta parte)


2008-2010

Due anni contro la Costituzione

Osservatorio dei diritti perduti

A cura di Olga Piscitelli



7 febbraio – Rompiamo il Silenzio
Esce su la Repubblica una pagina di Libertà e Giustizia con il manifesto di Gustavo
Zagrebelsky. Primi firmatari: Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Umberto Eco, Claudio
Magris, Guido Rossi, Sandra Bonsanti, Giunio Luzzatto, Simona Peverelli, Elisabetta
Rubini, Salvatore Veca. In poche ore le firme salgono a più di 200 mila.

9 febbraio – Attacco di Berlusconi alla Costituzione: è filosovietica, va cambiata
Una riforma della Carta costituzionale, secondo il premier, “è necessaria perché è una legge
fatta molti anni fa sotto l’influsso di una fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di
forze ideologizzate che hanno guardato alla Costituzione russa come un modello”.

11 febbraio – LeG presenta il manifesto “Rompiamo il Silenzio”
La democrazia italiana è in bilico. E’ bene che lo sappiano i giornalisti di tutto il
mondo”. E’ l’allarme lanciato da Gustavo Zagrebelsky dalla sala della stampa estera
di Roma. In platea Oscar Luigi Scalfaro. Zagrebelsky avverte: “Non è la prima volta
che l’Italia è il luogo di un esperimento politico. Lo fu in passato di un modello che poi fu
esportato in tutta Europa”.

12 febbraio – Il ddl sulle intercettazioni, media oscurati. Il Csm: violata la Carta
Pubblicate i fatti, ma non gli atti. E’ questo lo slogan della maggioranza che con una norma
capestro cancella la cronaca giudiziaria: fino al dibattimento, nessun atto, nemmeno se solo riassunto, potrà essere reso pubblico. I testi degli ascolti non potranno mai essere divulgati.
Per il Csm è una previsione che contrasta “con i valori dell’articolo 21 della Costituzione”.

13 febbraio – Scalfaro in piazza per la Costituzione: ignorante chi la chiama sovietica
In piazza per la manifestazione convocata dal Pd, il presidente emerito che guida l’associazione Salviamo la Costituzione, difende la legge fondamentale varata nel ’48. E rivolgendosi al presidente del Consiglio dice: “Siamo preoccupati, non ci faccia temere per la libertà e la democrazia”.

14 febbraio – Napolitano: teniamoci stretta la Costituzione
“In Italia per fortuna abbiamo una Costituzione. Teniamocela stretta”.

15 febbraio – Il centrodestra conquista la Sardegna
Il centrodestra strappa la Sardegna allo schieramento avversario e Ugo Cappellacci diventa il nuovo governatore, scalzando Renato Soru che nel 2004 vinse con il 50,13%. Il dato arriva chioaro e netto 15 ore dopo la chiusura dei seggi. E quando le sezioni scrutinate sono 1658 su 1812, Cappellacci è al 51,90% dei consensi, mentre il presidente uscente si ferma al 42,89%, con un distacco di 9 punti che pesa come un ko. Irrompe un partito “nuovo”, quello delle schede nulle che diventano la terza forza della Sardegna: sono quasi 15.000, a cui si aggiungono le schede annullate volontariamente dall'elettore (circa 3300) e quelle bianche (più di 5000).

17 febbraio – Veltroni si dimette da segretario del Pd
“Basta farsi del male, mi dimetto per salvare il progetto al quale ho sempre creduto”, dice
Veltroni, raccogliendo il "no" del vertice del partito e l'invito a ripensarci. “Spesso mi sono
trovato i bastoni tra le ruote”, aggiunge a conferma del suo addio. I vertici del Pd in un primo momento respingono le dimissioni, confermando piena fiducia al leader. Veltroni prende tempo per riflettere e decidere. La riunione del coordinamento con all'ordine del giorno la sconfitta sarda è aggiornata ma il segretario non torna sui suoi passi. La reggenza del partito è affidata a Dario Franceschini.

23 febbraio – Franceschini nuovo segretario del Pd giura sulla Costituzione
Il presidente del Consiglio – dice – ha in mente un paese in cui il potere viene sempre più
tacitamente concentrato nelle mani di una sola persona. Questo è contro la Costituzione a lui lui ha giurato fedeltà.

25 febbraio – Sacconi modifica il diritto di sciopero
La svolta è limitata al settore dei trasporti, ma lo sciopero solo “a maggioranza”, o dei
lavoratori o dei sindacati, vincola l’esercizio del diritto di sciopero previsto dalla Costituzione.
Un disegno di legge in tre soli articoli che mette nero su bianco una riforma annunciata fin da ottobre e subito contrastata dalla Cgil. 

26 febbraio – Troppi decreti, Napolitano convoca Fini e Schifani
I presidenti di Camera e Senato salgono al Colle. Napolitano: “per quanto si tratti di
provvedimenti straordinari che il governo adotta sotto la sua responsabilità, il Presidente della Repubblica e i Presidenti delle Camere non possono esimersi dal sollevare i problemi,
costituzionalmente sensibili, che derivano sia da un’abnorme frequenza del ricorso a decreti,
sia dall’eterogeneità che essi spesso presentano nei loro contenuti e che è poi aggravata dalla pratica di emendamenti estranei alla materia e chiaramente strumentali”.

27 febbraio – Fini: questa è una legislatura costituente
“Continuo a pensare che ci siano tutte le condizioni per avviare e portare a compimento le
riforme della seconda parte della Costituzione”. Lo afferma il presidente della Camera
Gianfranco Fini, a margine della conferenza dei presidenti dei Parlamenti europei a Parigi,
rispondendo a chi gli chiede se questa sarà una legislatura costituente.

1 marzo – Franceschini: i valori fondativi della Costituzione non si toccano
“La Costituzione si può modernizzare per le parti che riguardano il funzionamento delle
istituzioni, ad esempio il sistema bicamerale che rallenta il processo legislativo, ma non si può toccare per la parte che riguarda i valori. In modo esplicito o tacito, loro cercano di intervenire, di toccare la parte che riguarda i valori fondativi. Non si toccano”. Il segretario del Pd promette che “se provano a toccarli ci troveranno in Parlamento e nel Paese con tutta la forza possibile”.

5 marzo – Alfano: presto modifiche alla Carta
“Nelle prossime settimane inizierà una riflessione, in Consiglio dei Ministri, sulla riforma della
Costituzione per assicurare ai cittadini una effettiva parità tra difesa e accusa”. In particolare la riflessione per le modifiche costituzionali riguarderà il tema dell’obbligatorietà dell’azione penale e quello dell’ampliamento dei poteri di indagine della polizia giudiziaria.

5 marzo – Andreotti: la Costituzione va bene così com’è
“La Costituzione rimane com’è. A mio avviso va benissimo, ci ha permesso grandi sviluppi, sia interni che internazionali”.

5 marzo - Sicurezza, i penalisti contro il governo: "Intollerabile svolta autoritaria"
Duro attacco dell'Unione Camere Penali: "lo Stato forte non è quello che viene meno al rispetto dei valori costituzionali del processo penale, ma è tout court lo stato di diritto, che applica le regole esistenti e garantisce la certezza della pena non con una condanna preventiva ed aprioristica, ma con un percorso processuale di ragionevole durata senza alcun sacrificio delle regole di accertamento dei fatti". La Giunta esprime "sconcerto e sdegno dei penalisti per le norme regressive ed illiberali adottate dal Governo e per quelle in discussione in Parlamento".

10 marzo – Firenze, il candidato sindaco del Pd: anch’io cambierei la Costituzione
“Credo che la Carta andrebbe rivista fin nei principi fondamentali”. Così il presidente della
Provincia di Firenze e candidato del Pd a sindaco della città Matteo Renzi nell’intervista al
Magazine del Corriere della Sera. Dice anche: “Occorre riformare l’idea di sindacato e ribaltare
il sistema del welfare”.

10 marzo – Appello degli architetti
“Le licenze facili e i permessi edilizi fai da te decretano la fine delle nostre malconce istituzioni. 
Il territorio, la città e l’architettura non dipendono da un’anarchia progettuale che non rispetta il contesto, ma dalla civiltà e dalle leggi della comunità. La proposta di liberalizzazione dell’edilizia, annunciata dal presidente Berlusconi, rischierebbe di compromettere in maniera definitiva il territorio. Ecco perché c’è bisogno di un sussulto civile delle coscienze di questo paese”. Firmato da Gae Aulenti, Massimiliano Fuksas, Vittorio Gregotti

11 marzo – Medici delatori, i camici bianchi insorgono
Sindacati dei medici in rivolta per un emendamento della Lega al ddl sulla Sicurezza, che
obbliga 120mila medici delle strutture pubbliche a denunciare i clandestini. I sindacati
annunciano che useranno tutti gli strumenti legali, fino alla corte di giustizia europea,
passando per la Corte costituzionale.

11 marzo – Testamento biologico, passa la linea dura della Pdl
Nutrizione e idratazione saranno “sostegni vitali” e dunque il paziente non potrà rinunciarvi. E’ la versione che passa in commissione Sanità; il testo, in questa versione, affronterà il dibattito nell’aula del Senato.

11 marzo – Berlusconi: “Alla Camera voti solo il capogruppo”
Silvio Berlusconi, davanti all’assemblea dei deputati del Pdl, propone che siano solo i capigruppo a votare alla Camera. “Chi non è d’accordo potrà votare contro o astenersi”. Una proposta che si lega alle nuove norme di voto e all’esigenza di “rivedere i regolamenti
parlamentari che non sono adeguati per un governo e una maggioranza che devono avere
tempi certi sull'approvazione delle leggi”. In Aula, lo stop di Gianfranco Fini: “Fino a quando la Costituzione è quella vigente nessun deputato può essere delegato a votare per altri, e ciascun deputato dovrà votare soltanto per sé. Quando e se la Costituzione sarà cambiata si vedrà”.

12 marzo - Fini: cosa si aspetta a ripartire dalla Bozza Violante?
"C'è una bozza di riforma della seconda parte della Costituzione ampiamente condivisa. Che
cosa si aspetta a ripartire da quel punto?". Se lo chiede il presidente della Camera Gianfranco Fini, che torna ad auspicare che la legislatura in corso sia ricordata come una legislatura costituente: "Non servono nuove istruttorie, si tratta di mettere insieme ciò su cui oggi è possibile un accordo largo. Ad esempio, il bicameralismo perfetto e la riduzione dei numeri parlamentari. Ne avranno vantaggio tanto il governo quanto l'opposizione".

12 marzo – Berlusconi: le istituzioni sono vecchie, bisogna poter decidere
Silvio Berlusconi ritira il premio del Riformista di miglior politico dell’anno e dice che “i tempi
della politica sono tali per cui si deve arrivare a decisioni più immediate”. Non ripropone il
presidenzialismo, “Al limite se ne può parlare nella seconda parte della legislatura, ma con
l'accordo di tutti”, ma il sistema e l'architettura istituzionale “non sono in linea con i tempi”,
occorrono “percorsi e metodi più brevi”. Il premier “non ha nessun potere”, qualsiasi
provvedimento, anche i decreti legge, devono passare per il presidente della Repubblica e per il Parlamento. Una democrazia “superparlamentare”, non “adeguata” ai tempi odierni.

13 marzo - Avvocatura: il filtro della Cassazione è anticostituzionale
"Forte discrezionalità nelle decisioni, violazione del diritto alla difesa e del giusto processo".
Insomma, il filtro in Cassazione proposto dal governo per i procedimenti civili è "chiaramente
incostituzionale". Così l'Organismo Unitario dell'Avvocatura (Oua), l'Unione nazionale Camere
civile e gli avvocati dell'Ordine di Roma affiancati da alcuni giuristi italiani. Se passa questa
riforma, sostiene il presidente Oua, Maurizio De Tilla, avremo "solo un processo autoritario”.

15 marzo – Berlusconi: il premier ha diritto di governare per decreto
Davanti ai commercianti riuniti a Cernobbio il Cavaliere rivendica il diritto di governare per
decreto legge, “l'unico vero potere che ho”. Il ragionamento : “Ogni decreto legge deve essere spiegato al capo dello Stato, anche se questa non è la Costituzione, ma la prassi. Secondo la Costituzione il governo decide sotto la sua responsabilità e per me la responsabilità non è più del governo se ci deve essere il potere di un'altra istituzione che mi giudica sui due requisiti”.

15 marzo - Franceschini, la prima parte della Costituzione “non si tocca”
Il segretario del Pd Dario Franceschini , dal palco dell'assemblea dei delegati under 30 del Pd a Fieramilano, invita i giovani "ad alzare la voce ogni volta che qualcuno prova a toccare i
principi" della Carta. Alcune modifiche possono invece essere apportate alla seconda parte del testo, secondo Franceschini, per esempio: “dimezzare il numero dei parlamentari, mantenendo una Camera sola per fare le leggi e un Senato delle autonomie”.

16 marzo – Calderoli: Le ronde sono come le ambulanze
“Il senso civico? Se lo mettano da qualche parte... Le ronde sono come le ambulanze”. Roberto Calderoli si dice “sconcertato” per quanto pubblicato dal Secolo d'Italia, il quotidiano di Alleanza nazionale, il 15 marzo. Titolo dell’editoriale: “Ma quali ronde... Qui ci vuole più senso civico”. Calderoli non gradisce: “Se bastasse il senso civico a non essere stuprati, rapinati, uccisi per la strada...”.

23 marzo - Vasco Errani: "Il piano casa è contro le Regioni e contro la Costituzione"
Il governatore dell'Emilia Romagna: "Il decreto ha chiari profili di incostituzionalità. Rende
immediatamente operative in tutta Italia norme di competenza concorrente delle Regioni. In
materia edilizia al governo spetta solo la legislazione di principio. Ci si troverebbe, come
peraltro avvenne con i condoni edilizi, in una complicata incertezza giuridica. Molte Regioni
farebbero ricorso alla Corte costituzionale, che ha i tempi che ha. Insomma, un pasticcio"

24 marzo - Cicchitto: "Dopo il federalismo, il presidenzialismo"
In Aula, per la dichiarazione di voto sul federalismo, il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto: “Per il Pdl questo progetto è in un quadro più generale di riforma istituzionale, nel quale si deve bilanciare questo passaggio con il presidenzialismo, che nella sua prima versione può essere rappresentato dall'aumento dei poteri del premier, che possa sciogliere Parlamento in accordo con il Capo dello Stato, e possa cambiare i ministri. Va eliminato il bicameralismo, e vanno ridotti i parlamentari"; inoltre, "vanno bilanciati tre centri di potere: il premier e l'esecutivo, il sistema federale, e il Parlamento della Repubblica".

24 marzo - L'odg Franceschini: "Riformare la seconda parte della Costituzione"
Con 319 sì, 195 astenuti e 35 contrari, la Camera approva la legge con cui delega il Governo a varare il federalismo fiscale. Il Governo accoglie un ordine del giorno del Pd (primo firmatario Franceschini) in cui si chiede all'esecutivo di "sollecitare e favorire un confronto fra la maggioranza e l'opposizione per promuovere in tempi rapidi una riforma della seconda parte della Costituzione", basata sulla bozza Violante. Il progetto: "riduzione del numero dei parlamentari, trasformazione del Senato in camera delle autonomie territoriali e adeguare i procedimenti decisionali e la forma di governo al mutato contesto politico-istituzionale".

26 marzo - Libertà e Giustizia: azzardata e rischiosa la mossa di Franceschini
Sandra Bonsanti, presidente dell' associazione Libertà e Giustizia, esprime preoccupazione per l'ordine del giorno, presentato alla Camera dal segretario del Pd, Dario Franceschini, ed accolto dal governo, per un confronto sulla riforma della Costituzione, a partire dalla "bozza Violante" elaborata nella passata legislatura". In primo luogo "non si capisce perché rivolgersi al governo"; in secondo luogo, "avviarsi sulla strada prevista, senza avere alcuna certezza sullo sbocco finale, potrebbe essere una avventura". 

27 marzo - Testamento biologico, Veronesi: il Parlamento calpesta i diritti della Carta
Umberto Veronesi, senatore pd, dopo il sì di palazzo Madama alla legge sul testamento
biologico. "Ci misuriamo con quella che Cavour, 150 anni fa, chiamava una dittatura
parlamentare. Se la maggioranza si blinda e non accetta alcuno degli emendamenti della
minoranza, allora il Parlamento perde gran parte della sua funzione. Il presidente della
Repubblica avrà qualche dubbio sulla costituzionalità della norma. L´autodeterminazione è alla base della Costituzione”.

29 marzo - Fini: la legge sul fine-vita è da Stato etico
Serve una fase costituente, dice il presidente della Camera Gianfranco Fini, parlando al
secondo giorno del congresso del Pdl. Siamo sicuri che la legge approvata al Senato sia per
davvero la laicità? Perché, quando si impone per legge un precetto religioso, si è più vicini a
una concezione da Stato etico che non da Stato laico.

30 marzo - Berlusconi: più poteri al premier
La Costituzione assegna al presidente del Consiglio poteri quasi inesistenti. In altri Paesi,
invece, il premier ha poteri veri: in Italia ha solo poteri finti. Comunque, sulle riforme andremo avanti anche da soli. Dal discorso conclusivo del congresso Pdl.

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