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mercoledì 17 ottobre 2007

Una buona notizia


SI APRE UNA PRIMA BRECCIA GIURIDICA

UNA SPERANZA PER CHI NON SPERA PIU’

La Corte di Cassazione ha accolto l’ultimo ricorso del papà di Eluana, che vegeta da 15 anni, alimentata a forza da un sondino nasogastrico.

“Il giudice”, dice la sentenza, “può autorizzare la disattivazione”, purché la diagnosi di stato vegetativo sia formulata “in base a un rigoroso apprezzamento clinico”, e giudicata “irreversibile”, ma anche che la volontà del paziente in tal senso sia provata – non necessariamente dalla sua viva voce, ma anche in considerazione delle sue precedenti dichiarazioni ovvero dalla sua personalità, dal suo stile di vita, dai suoi convincimenti”.

La Corte di Cassazione stabilisce con questa sentenza che “il rifiuto delle terapie medico-chirurgiche, anche quando conduce alla morte, non può essere scambiato per un’ipotesi di eutanasia.”
Al contrario: è una “scelta, da parte del malato, che la malattia segua il suo corso naturale.”

E’ triste gioire pensando a quanti desiderano, legittimamente, morire.
Ma lasciatemi esultare per loro, pensando a uno che si chiamava Piergiorgio.

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