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giovedì 8 novembre 2007

Attualità

MISCELLANEA PARLAMENTARE

Allora, qualche considerazione alla rinfusa (ho poco tempo).
Io, se vedo comparire il senato federale, o altra forma di federalismo "più avanzato" (sic!) dell’attuale, questa volta mi astengo davvero, e non scherzo.
  1. Berlusconi conferma di non conoscere il concetto di vergogna. Avesse difeso il suo editto bulgaro, dicendo (come allora disse e ripeté) che era legittimo da parte della maggioranza sfiduciare dei giornalisti RAI, sarebbe criticabile, ma almeno coerente. Qui invece siamo – per chi ha letto Orwell – al Ministero della Verità, che controllando l’informazione riscrive al contrario la Storia. Alla faccia di chi dice che "l’85% dell’informazione è in mano ai comunisti".
  2. Diliberto ha detto una cazzata, a proposito della salma di Lenin, una battuta. Rimane – storicamente e politicamente – un nano. Ma non mi fa paura. Dell’Utri invece sì.
  3. La Forleo adesso dice piangendo di non aver ricevuto pressioni, e che la stampa l’ha fraintesa. Forse era un po’ tesa. Rimane che la sua indagine va difesa.
  4. Oggi (dice La Repubblica, della quale non sempre mi fido) pare che il Piduista abbia aperto, con i suoi, per una possibile trattativa istituzionale verso il PD E il csx in generale sulle riforme, visto che ormai si è rassegnato e pensa di non riuscire a far cadere Prodi così presto. Allarme tra le anime libere, sento puzza di D’Alema e inciuci. Ma non l’hanno ancora capito che con quello lì non si può trattare?
  5. Sembra (Sartori sul Corriere, giorni fa), che nel disegno di legge istituzionale (leggi: riformicchia della Costituzione) si offra alla Lega il Senato Federale (art. 70 se ben ricordo, del DDL). Non hanno ancora capito che non si svende la Patria per 30 denari?
  6. Sono sempre più perplesso. Ma continuerò a votare CSX perché questa destra è peggio, per la democrazia, G8 di Genova docet. Ed è peggio per mille motivi. L'assalto alla Costituzione, e quindi il tentativo di Colpo di Stato. La guerra, anzi le guerre. Il tentativo nemmeno troppo velato di distruggere le libertà sindacali. Il controllo asfissiante sugli organi di informazione. LE decine di figure di merda collezionate davanti al mondo, in termini di politica estera e visibilità mediatica mondiale. Lo strazio del territorio. La collusione con la mafia e addirittura la sua pretesa sostenibilità in termini ideologici ("con la mafia bisogna convivere").
  7. E come faceva Catone, che concludeva ogni suo intervento al Senato di Roma con un bel "delenda Carthago", anche quando non c’entrava una cippa, anch’io continuo a sostenere "Berlusconium delendum est" (politicamente parlando, beninteso). A qualsiasi costo.
Alla prossima.

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