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venerdì 23 novembre 2007

L'ora delle decisioni irrvocabili batte nel cielo della nostra patria

ORA O MAI PIU'?

berlusconi se la ride


Riflessioni di fine settimana.

a)      I Savoia chiedono il risarcimento danni. 260 milioni di euro. Propongo che lo Stato chieda loro il risarcimento dei danni di guerra che l’Italia ha pagato alle potenze vincitrici della II guerra mondiale, oltre al risarcimento delle vittime delle leggi razziali, di quelle dei tribunali speciali, e così via. E se no, se ne vadano a quel paese. Quale? Non hanno che l’imbarazzo della scelta, visto che hanno eletto residenza nei paradisi fiscali del mondo intero, dalla Svizzera al Lichtenstein.
b)      Se i Savoia hanno la faccia di fare una richiesta simile, dopo essere rientrati in Italia spergiurando l’esatto contrario, vale a dire di non aver nulla a pretendere, ciò vuol dire che essi pensano (purtroppo, con ragione) che la maggioranza degli Italiani oramai non ha più il senso dell’onore, né della parola data.
c)      In questa direzione, l’epopea politica del Piduista (metto la maiuscola, come la metterei per dire “Mafia” o “Mefistofele”) è solo sintomatica di un degrado morale, iniziato con gli anni ’80 della Milanodabere e del Craxismo e degli Yuppies, oppure è stata a un tempo causa ed effetto di tale degrado?
d)      Il Piduista chiede di trattare, ma come al solito alle sue condizioni. “Facciamo le riforme, ma come le voglio io. E soprattutto, andando a votare come e quando lo voglio io.” Ottimo il clamoroso due di picche che Uòlter gli ha sventolato sotto il naso. Spero che Uòlter tenga duro, e che D’Alema-facci-sognare se ne stia zitto per un po’.
e)      Abbiamo una storica occasione: mandare in soffitta il berlusconismo (inteso come lobby politica, perché ahimé come abito mentale del 50% dei nostri compatrioti ci vorrà un secolo…). Lui vuole, in prima istanza, andare al referendum (il che farebbe sì che spariscono i cespuglietti di qua e di là), e allora nel suo sogno la nuovaforzaitaliaocomecacchiolavuolchiamare vince "per forza" (?) contro il PD, non foss’altro per motivi di impatto televisivo. Ma, in tal caso, si potrebbe presentare una coalizione di centrosinistra del 48% (PD+Ulivo attale, SENZA Mastella), e si vincerebbe noi, a mani basse. In alternativa, vuole prendere tempo per trattare sulle riforme, per pararsi il culo e mantenere Fede in chiaro senza satellite, occupando di nuovo abusivamente le frequenze, e continuando a avere la RAI vassalla. NO! E’ questo il momento, in cui è senza truppe. E’ questo il momento in cui gli viene meno la sua grande forza, quella di tenere assieme graniticamente e militarmente una coalizione anti-sinistra (non dico anticomunista, perché oramai ci crede solo Bondi). O si fa adesso una riforma sul sistema radiotelevisivo, sul conflitto di interessi, e così via, o non si fa più.
f)        Fateci sognare.
g)  La recente vicenda delle intercettazioni RAI-Mediaset dimostra una volta di più il disegno eversivo di Berlusconi. Un colpo di stato vero e proprio. Basta leggere il documento programmatico di Gelli. Un colpo di Stato non fatto coi carri armati (troppo furbo l'amico): ma strisciante, fatto di intimidazione progressiva dei magistrati, di leggi e leggine passate alla chetichella, di prove di forza col manganello per vedere la reazione dell'opinione pubblica, di leggi costituzionali a colpi di maggioranza per dare pieni poteri a uno solo (salvo poi, dopo aver perso le elezioni, cercare di perdere il referendum...)
h)  La sua performance a 8 e 1/2 di ieri dimostra una volta ancora che non conosce la vergogna. Non potendo smentire la realtà delle intercettazioni, dice che il comportamento dei suoi valvassini RAI era legittimo e virtuoso. Ha la faccia come il retro. O come il reato, fate voi.
i)   Chi, da sinistra, dice che allora (vedi O. Beha) chi non lo censura in sede istituzionale è suo complice, finge di non capire che è molto più difficile la posizione di chi paga il pizzo, che quella di chi glielo impone, e non si può equiparare le due cose sotto la comune etichetta di "ladri di Pisa".
j)   A Pisa, vorrei sapere cosa ne pensano...

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