Visualizzazioni totali

martedì 6 dicembre 2011

La politica in cortocircuito

LA FIDUCIA AL CONTRARIO

maggiolini


Che io sappia, è una novità assoluta: di solito è il governo che impone al Parlamento, come una sorta di ultimatum, la famosa "Questione di fiducia". Il messaggio più o meno significa: "o voi che siete la mia maggioranza, siete d'accordo con questo mio provvedimento, oppure - se votate contro - ciò vale come un esplicito invito alle dimissioni dell'esecutivo: apriamo la crisi di governo, e anche voi deputati o senatori rischiate il posto".

E' talmente vero questo, che per anni ci siamo lamentati (e persino Napolitano ha dovuto esprimere degli ammonimenti al riguardo) dell'uso eccessivo che i governi della Seconda Repubblica (tutti, ma quelli di Berlusconi in modo particolare) hanno fatto del ricorso alla fiducia, perché tale eccesso poneva di fatto il potere legislativo in condizione di sudditanza nei confronti dell'esecutivo.

Adesso, che Berlusconi è stato gentilmente convinto a mollare il cadreghino, è la politica parlamentare a imporre al governo di chiedere la fiducia.
Il messaggio più o meno significa: "o tu che sei il nostro governo chiedi a noi, che siamo la tua maggioranza, la fiducia sul tuo provvedimento - così da costringerci ad approvarlo, altrimenti si va tutti a casa - o noi siamo costretti a votare no, cosicchè potremo sempre dire ai nostri elettori che lo abbiamo votato perché sotto ricatto da parte tua; è uno scambio equo, tu porti a casa l'OK alla manovra, noi possiamo continuare ad atteggiarci ad anime pure."

Altro che contorsionismi. altro che "convergenze parallele". 
La cosa buffa è che il primo a cucinare questa pietanza adulterata è proprio Berlusconi, che per 17 anni si è scagliato contro il "teatrino della politica" della Prima Repubblica.
Per il PD il discorso è chiaro: è costretto ad atteggiarsi a vittima delle circostanze.
Nel caso di B. non c'è solo un problema di consenso elettorale: è anche un problema di coesione interna. O riesce a imporre ai suoi (soprattutto gli ex AN) la fiducia al governo, oppure gli tocca andare alle elezioni da una posizione di ulteriore debolezza. Insomma in realtà è B. che mette la fiducia: ma all'interno del PDL.

Significa che dietro la facciata, stanno preparandogli le Idi di Marzo.

Nessun commento:

Posta un commento