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giovedì 1 dicembre 2011

Una bomba sopra Messina : Berlusconi e l'allegato CZ0002

Non solo i tagli del passato alla manutenzione del territorio, non solo i condoni ed i favori ai palazzinari, non solo lo scempio di cemento e di illegalità mafiosa che pervade ogni azione del berlusconismo.
Ora  predispongono anche per il futuro trappole per nuovi lutti e nuove morti ; lo fanno senza alcun ritegno e lo chiamano allegato al  progetto.
Ora viene preparato minuziosamente ed in ogni dettaglio l'attentato ai cittadini. I berlusconici rimasti nelle pieghe del sottogoverno locale e clentelare saranno gli esecutori, se glielo permetteremo , di proponimenti delittuosi , vere e proprie bombe ad orologeria pronte ad esplodere.
La più alta montagna di carta di tutti tempi è stata partorita per il sogno - incubo berlusconiano del ponte di Messina. 8.200 tra relazioni , mappe, planimetrie e studi.
In particolare c'è un documento nascosto fra i tanti, l'allegato CZ0002 sui cantieri dell'opera, che prevede che carovane di TIR scarichino centinaia di migliaia di tonnellate di terra da scavo, minacciando Messina, la città delle tragedie alluvionali e delle frane , come quella di qualche giorno fa o quella ancor peggiore  di Giampilieri ( ottobre 2009) dove morirono 37 persone.
La società Stretto di Messina ha previsto di scaricare quasi tre dei sei milioni di tonnellate di metri cubi di terra dei cantieri a monte di alcuni pendii, non gli stessi di due anni fa ma più a nord, in un punto altrettanto fragile dal punto di vista idrogeologico.
Un rischio molte grave per la delicata geomorfologia peloritana, non solo per la massa di terreno friabile e franoso che riempirà i monti ed i pendii sopra Messina, ma anche perchè gli assi viari della città , tutte fiumane coperte, non reggeranno il peso dei Tir.
Se ne parla poco e non a caso. Non è infatti un caso che il governo Berlusconi ed i suoi media abbiano sempre pompato altre tragedie più nordiste: dal Veneto alla recente Liguria ed alta Toscana . Non solo e non tanto per vellicare le pancie leghiste ma anche e soprattutto per nascondere i propri fallimenti nella terra dove questi più sono evidenti, in quella parte di Italia dove più si è annidato il disinteresse e lo sfruttamento cementificato basato su condoni e truffe varie. Tanto , hanno pensato e sempre ritenuto i berlusconici anche locali, la gente del sud è abituata a non reagire ed al fatalismo. E poi occorreva tenersi buoni i poteri mafiosi e clentelari di quei luoghi che non vogliono fanfare nè troppe luci dei media, ma soldi ed aiuti concreti.
Richieste che complessivamente , al di là della apparente lotta al crimine sventolata da Maroni, hanno sempre avuto risposte adeguate e positive dai vari governi berlusconici succedutisi negli ultimi 17 anni.
Ed ora che insieme a mezza isola è franato anche il nano di Arcore che succederà in questa fase emergenziale col governo Monti?
Ed i siciliani, oltre a piangere i propri morti ogni volta che avviene una tragedia , sapranno pretendere la prevenzione, sapranno scegliere chi li rappresenta? Sapranno uscire dal tunnel mafia-politica affari sporchi in cui, tranne rare e lodevoli eccezioni, si infilano dalla testa ai piedi tutti contenti ogni ventanni, addirittura  autoproponendosi compiaciuti come blocco sociale privilegiato e fedele dello stronzo di turno? Da Berlusconi tornando indietro ad Andreotti a Mussolini e via così fin alla notte dei tempi?
Rosellina970

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