Visualizzazioni totali

lunedì 24 settembre 2007

Tuttugualismo


UN MIO PENSIERO, E BASTA.
UNA PROVOCAZIONE.
(ATTENDO COMMENTI)

Non so più come spiegarmi, ragazzi.
Grillo? Ma certo che ha ragione, quando protesta.
L’immoralità della “casta”, comune da destra a sinistra? Ma certo.
Lo schifo profondo, come cittadino, che mi prende quando penso che mi tocca votare per alleati di Mastella  (il quale si sta palesemente preparando a saltare di nuovo dall’altra parte)? Chiaro.
Il desiderio impellente di mandare a farsi fottere tutta questa classe politica di imbelli, imbecilli, corrotti?
La consapevolezza che non è soltanto a destra, la responsabilità di chi si è inventato comunità montane a livello del mare?
Sicuro.
Il vomito, il rigetto, che mi prende quando scopro che persino Di Pietro ha “piazzato” suo figlio?
Ma è evidente!

Solo, faccio una domanda: che si fa? Si smette di votare? Bella prospettiva. Il risultato immediato è il consegnare il Paese a una destra (questa destra, beninteso, non mi scandalizzerebbe affatto il ritorno al potere di una destra seria, se ne avessimo una), a una destra, dicevo, pronta a fare il colpo di stato (perché come lo chiamate altrimenti il "parto" dei sedicenti saggi di Lorenzago, che per fortuna abbiamo fatto abortire con il referendum?).

Ne faccio un’altra, di domanda. Ci si accoda a uno come Grillo, che di proposte ne ha fatte tante, ma parecchie cazzose, scusate il termine (ad esempio non è vero che la TAV non abbatte l’inquinamento da TIR, ma tant’è, oggi è molto impopolare contraddire Grillo, o accetti tutto ciò che dice o sei uno “che dorme”). Peccato che Grillo stesso non sappia poi cosa proporre, di fattivo, poi. Fa le liste civiche. Lasciando perplessi molti dei suoi seguaci. Lo useranno. Lo stanno già usando, poi lo butteranno nel cesso, anche lui.

Mi si dice, anche da amici, che oramai Berlusconi è sconfitto e che continuare a battersi contro di lui è tafazzistico. Io non lo so.  Non so a voi, ma il nanetto a me fa ancora una paura della Madonna.
E se guardo a sinistra mi vengono i brividi, quando leggo che Veltroni è sponsorizzato dall’inciucista per eccellenza, D’Alema.
Mi si dice, anche da amici, che faccio una battaglia di retroguardia: l’importante non sarebbe cercare la vittoria della sinistra, ma il ritorno della legalità. Giusto, perdio! Peccato, aggiungo, che io non sono di sinistra, almeno non nel senso che mi viene attribuito, proprio da sinistra.
Peccato, che tra un idraulico che non vuole farmi la fattura, e un mafioso che minaccia di bruciarmi il negozio, se proprio devo scegliere, scelgo il primo. Reprimendo il vomito, certo. Ma non posso che scegliere il primo.
Mi si dice, anche da amici, che IO sono vittima del Berlusconismo, perché cadrei nel suo stesso tranello, che chi non è con lui è contro di lui, e che - visto che oramai è sconfitto - bisogna ignorarlo.
Ma chi lo dice, che è sconfitto?
Ma chi si sente, oggi, di dire che il nanetto si ritirererà in buon ordine?
Ma ve lo vedete, risolvere il conflitto di interessi domattina, senza fare i suoi giochetti?
Ma ve lo vedete, non tentare di fare il burattinaio da dietro le quinte?
Ma ve lo vedete, a non tentare con un prestanome qualunque a ritentare di porre in essere i disegni di Gelli?

Amici, sono mesi e mesi che vado dicendo che non vedo l’ora di non aver più paura di questa destra, di questo Berlusconi, per potermi permettere finalmente di mandare a cagare Diliberto, Bertinotti, D'Alema, Amato e compagnia.

Ma non posso.
Perché ricordatevelo, amici: verrà presto il momento in cui ci ritroveremo un regime di destra al potere, un regime similbushiano, sponsorizzato magari da un Berlusca che paga dal di fuori i suoi uomini di paglia, e questo proprio in virtù del fatto che, da anime belle, ci siamo illusi, nelle urne, che Berlusconi è sconfitto.

E sapete perché? Perché avremo detto la verità. Perché avremo detto che anche a sinistra c’è lo schifo, la corruzione.

Con una differenza. Che a sinistra, di fronte a questa idea, ci si astiene.
A destra, nella destra italiana di oggi, di fronte all’idea di avere un mafioso a Palazzo Chigi, piuttosto che un comunista, si corre alle urne.
Mi si dice che bisogna ribellarsi.
Ma come, cazzo?

Cosa facciamo, la rivoluzione? E allora ditel.
Perché l’alternativa qual è?
E’ lo sciopero del voto, ecco qual è.
Ma state certi che  sciur Brambilla e le camicie verdi, i seguacini della falce e martello, i clientelli di Mastella, quelli lì non si astengono. Quelli lì votano.
E ci ritroviamo Berlusconi (o un suo prestanome) al governo per i prossimi vent’anni.

Nessun commento:

Posta un commento