Visualizzazioni totali

giovedì 17 dicembre 2009

Dialogo? Con chi?


L'ANOMALIA ITALIANA

POPULISTA E LA 
MORAL

SUASION*



200px-Pierocalamandrei
P.Calamandrei




60 anni fa la DC ed il PCI, pur volendo mondi diversi ed anzi opposti, scrivevano insieme la carta dei diritti costituzionali, creando un recinto comune di reciproco riconoscimento in certi valori.
Io sinceramente non vedo cosa oggi potremmo mai firmare insieme con Berlusconi ed i suoi accoliti, se non il suo mandato di cattura e l’elezione a domicilio presso uno dei suoi 70 avvocati.
Qui nasce l’anomalia italiana: dall’aver permesso che potesse entrare in politica uno così, un delinquente politico di siffatta sfacciataggine. Ciò non toglie che anche il peggiore dei delinquenti, per noi democratici, non debba mai ricevere violenza gratuita, per nessun motivo.

Loro, gli antidemocratici - coloro che ci stanno prendendo a spallate la casa costituzionale, la casa di tutti - sono sicuro che al posto nostro non si farebbero scrupolo di somministrare violenza agli avversari politici - la loro storia è storia di violenza, minacce e bombe sui civili - ma noi non possiamo, per quella forma di superiorità morale e politica che ti è concessa dall’essere dalla parte giusta, quella della democrazia.
Quindi sgombrato il campo da strumentalizzazioni di accattoni vari sull’episodio di ieri l’altro, concentriamoci sulla anomalia italiana.

Questa anomalia italiana verrà prima o poi ad esplodere proprio nel settore che più sta a cuore al premier: la giustizia. E’ una anomalia grave : pensate al metodo della moral suasion praticato da tutti i Presidenti della Repubblica da Einaudi in su. Allora si poteva confrontarsi, anche fra nemici agguerriti come era l’establishment italiano atlantico di fronte al mondo del partito comunista.
Vi era un quadro di valori e di principi condivisi tra chi aveva scritto insieme la carta costituzionale, pur appartenendo a parti del mondo diverse ed opposte. Questo quadro di compatibilità Berlusconi l’ha mandato a pezzi, ed ora vuole ultimare il lavoro: del resto vi sembra che assomigli a qualcuno fra coloro che hanno firmato la carta 60 anni fa?

Se torniamo a quel tempo il premier ricorda qualcosa di diverso dai padri della patria. Sessant’anni fa forse l’avremmo trovato a tentare fortuna cantando nelle navi degli emigranti piuttosto che nel mercato nero delle radio a transistor appena portate dalla U.S. Army. Oppure impresario del varietà con Renato Rascel e Totò.

Ma mai nessuno di noi riuscirebbe, chiudendo gli occhi a vederlo fra Nenni, Togliatti e De Gasperi pronto a firmare la Carta o preso in amabile discussione istituzionale con Calamandrei.
Fuori dall’Italia l’avrei visto bene trafficare con Batista a Cuba, gestire teatri e bordelli per la mafia di “brucchlino”, e darsi da fare per rivendere sottocosto l’oppio nascosto tra le confezioni di foglie di tabacco per i sigari Avana, da smistare poi a Miami.

Tornando alla moral suasion, oggi gli angoli non sono più arrotondabili con la persuasione saggia di un presidente, ora sono tutti spigolosi, perché i due eserciti non hanno un mondo di valori e principi condivisi : le odierne spallate e prove di forza porteranno a breve ad uno scontro vero.
Ciò dovrebbe far pensare il nostro Presidente se non si sia arrivati al punto limite in cui certe cortesie istituzionali siano ormai malriposte e se non sia venuto invece il momento di impugnare la costituzione e sbatterla in testa a questi alieni ogni volta che serva!
Gli ultimi mesi hanno dato il benservito a chi pensava che era solo un problema di galateo e di linguaggio.

Parliamoci chiaro, l’anomalia populista è presente nella nostra storia e le tendenze autoritarie sono presenti nella storia di tutta Europa.
C’è una parte d’Italia conservatrice e reazionaria, formata da piccoli e piccolissimi imprenditori e lavoratori autonomi, e c’è una ampia clientela articolata in potentati locali prossimi alla criminalità organizzata, ed entrambi questi gruppi pretendono non solo il riconoscimento politico delle loro esigenze – vedi la mitologia del taglio delle tasse e del federalismo - secessionismo – ma anche di smettere di essere una anomalia ed addirittura rimodellare la costituzione a propria immagine e somiglianza.

E ora due cose sugli eroi televisivi.

La prima.
Queste sere in televisione sembrava fosse nato un nuove eroe, un nuovo Mangano, anzi due, i fratelli Graviano. Loro non parlano di Dell’Utri e Berlusconi e quindi sono accolti da eroi nei TG di RAISET: Fede commosso e Minzolini che imbraccia il fucile contro i giudici colpevoli di far domande.
Spatuzza è un pentito, non vale una cicca ed è un assassino sanguinario e schifoso a cui nessuno deve credere neanche un po’. I mandanti mai pentiti di stragi di mafia Filippo e Giuseppe Graviano sono invece salvatori della patria , valgono oro, che bravi figli.
Ma qualcuno dovrebbe ricordarsi almeno la cronaca dei fatti: Spatuzza ha detto che Giuseppe Graviano gli riferì del contatto e dell’accordo con Dell’Utri e Berlusca.
Giuseppe Graviano ha rifiutato di deporre ed ha detto che parlerà quando sarà venuto il momento, facendo sapere a tutti che col 41 bis si sta male in salute.
Chi ha detto di non sapere nulla dei due politici è il fratello Filippo, del quale Spatuzza non ha parlato, mai.
Lui aveva parlato del fratello Giuseppe che ha ben fatto sapere con dovizia di motivazioni che non avrebbe parlato…

La seconda.
Decine di programmi televisivi di RAISET hanno ospitato dalla mattina alla sera transessuali a frotte sull’onda dell’affare Marrazzo per cogliere ed esaltare il ludibrio contro lo scandaloso esponente del PD, che si è dimesso da Presidente del Lazio.
Solo Santoro e dopo minacce de diffide di chiusure e censure varie ha ospitato la escort più famosa del mondo, che nessun altro ha mai sentito nel servizio pubblico.
E c’è ancora chi nega RAISET?

Crazyhorse70

*Questo è il post dei esordio di uno dei miei nuovi co-blogger (benvenuto!) 

Nessun commento:

Posta un commento